Tumore ovarico: olaparib e durvalumab combinazione vincente


Carcinoma ovarico avanzato senza mutazioni di BRCA: la combinazione di olaparib e durvalumab migliora la sopravvivenza libera da progressione

Alleanza contro il Tumore Ovarico

I risultati positivi di un’analisi ad interim pianificata dello studio di fase 3 DUO-O mostrano che il trattamento con una combinazione dell’anti-PD-L1 durvalumab, il PARP-inibitore olaparib, la chemioterapia e bevacizumab ha prodotto un miglioramento statisticamente significativo e clinicamente rilevante della sopravvivenza libera da progressione (PFS) rispetto alla chemioterapia più bevacizumab in pazienti con carcinoma ovarico epiteliale di alto grado di nuova diagnosi in stadio avanzato e senza mutazioni dei geni BRCA.

DUO-O è un trial multicentrico internazionale, randomizzato, in doppio cieco e controllato con placebo, nel quale si valutano efficacia e sicurezza di durvalumab in combinazione con la chemioterapia a base di platino e bevacizumab, seguiti da un trattamento di mantenimento con durvalumab e bevacizumab, con o senza olaparib, in pazienti con tumore ovarico avanzato di nuova diagnosi, non portatrici di mutazioni di BRCA.

In un braccio le pazienti sono state trattate con durvalumab in combinazione con la chemioterapia e bevacizumab, seguiti dalla combinazione di durvalumab, olaparib e bevacizumab come terapia di mantenimento. Nel braccio di controllo, invece, il trattamento è consistito nella chemioterapia più bevacizumab, seguiti dal mantenimento con bevacizumab (più un placebo).

Lo studio prevede poi un terzo braccio, nel quale le pazienti sono state trattate con durvalumab e la chemioterapia più bevacizumab, seguiti dal mantenimento con durvalumab e bevacizumab (più un placebo). In questo braccio si è osservato un miglioramento numerico della PFS rispetto al braccio di controllo, ma in questa analisi ad interim la differenza fra i due bracci non ha raggiunto la significatività statistica.

Al momento di questa analisi intermedia pianificata, i dati relativi alla sopravvivenza globale (OS) e altri endpoint secondari non erano ancora maturi e saranno valutati formalmente in un’analisi successiva.

Il tumore ovarico è uno dei tumori ginecologici più comuni. In oltre due terzi dei casi la malattia viene diagnosticata quando è in uno stadio già avanzato e può progredire rapidamente, spesso entro 2 anni, riducendo la qualità di vita delle pazienti nonostante il trattamento. Purtroppo, il 50-70% delle donne con malattia avanzata muore entro 5 anni.

L’autore principale dello studio, Philipp Harter, Direttore del Dipartimento di Ginecologia e Oncologia Ginecologica dell’Evangelische Kliniken Essen-Mitte di Essen, in Germania, ha dichiarato: «Lo studio DUO-O dimostra il potere della collaborazione tra università e industria nel promuovere lo sviluppo di nuove combinazioni terapeutiche per le pazienti affette da carcinoma ovarico. Sono grato ai gruppi di studio cooperativi accademici e alle pazienti di tutto il mondo che hanno reso possibile questo studio, e sono impaziente di condividere i risultati con la comunità dei clinici».

I profili di sicurezza e la tollerabilità delle combinazioni valutate nello studio DUO-O sono risultate ampiamente coerenti con quelli osservate in precedenti studi clinici e con i profili già noti dei singoli farmaci.
I dati completi dello studio saranno presentati in occasione di uno dei prossimi congressi del settore e condivisi con le autorità regolatorie.