Vittorio Sgarbi nominato Primo Ambasciatore dei Locali Storici d’Italia, dal Gambrinus di Napoli al Florian di Venezia
Con il tema “un sogno che diventa realtà” Giulio Priano, alias Guzio, si è aggiudicato il primo premio del Concorso Illustra la Storia indetto dall’Associazione Locali Storici d’Italia in collaborazione con lo IED – Istituto Europeo di Design.
Visibilmente emozionato, il vincitore ha ricevuto l’attestato e la borsa di studio dal padrino della manifestazione On. Vittorio Sgarbi, Sottosegretario alla Cultura, che si è soffermato particolarmente sul valore che i Locali Storici d’Italia rappresentano per la Nazione: “Sono particolarmente felice di essere stato nominato Primo Ambasciatore dei Locali storici d’Italia. Sono luoghi legati alla memoria e al piacere, li ho visti forse tutti, fanno parte di un percorso che ognuno di noi noi ha vissuto. Qui la storia passa insieme al tempo del presente ed è giusto che ci sia particolare attenzione da parte del Ministero della Cultura, perché non sono meno importanti dei Musei. I locali storici d’Italia sono parte della musica, della letteratura, della poesia, del teatro, e l’Associazione nazionale con le sue iniziative compie un’azione importante di garanzia e conservazione non solo dei luoghi fisici, ma anche di tutela della memoria. Sono dei veri e propri musei dell’ospitalità, personalmente mi trovo molto bene nei locali storici, sono ragione di memoria felice, meritano tutta la nostra attenzione e la nostra presenza governativa, per tutelarne la persistenza nel tempo e garantirne la continuità.”
All’evento, che si è svolto nella Sala Spiritello del Camparino in Galleria, uno dei locali storici di Milano, che ben rappresenta perfettamente lo stile e le caratteristiche dell’Associazione, hanno partecipato, Enrico Magenes, Presidente dell’Associazione Locali Storici d’Italia, Vanna Chessa, Segretario Generale Associazione Locali Storici d’Italia e Jole Lombardini, Responsabile Progetti Speciali IED Milano.
Nel ringraziare tutti coloro che hanno partecipato al concorso, il Presidente Enrico Magenes si è soffermato sul progetto risultato vincitore: “Voglio complimentarmi con Giulio Priano, perché, a mio modo di vedere, ha saputo cogliere il senso e l’anima di quest’associazione, che porta avanti millenni di Storia, se sommiamo le storie dei singoli locali, ma che vuole guardare al futuro, ad un mondo che cambia molto velocemente, ma che non deve dimenticare le proprie origini e gli eventi che lo hanno portato ad essere come lo vediamo ora. Locali che adeguano le loro offerte ai nuovi modi di consumare, ma che non cambiano la loro anima e non stravolgono la loro struttura, un po’ come il locale nel quale ci troviamo, che ha saputo adattarsi ai tempi di una Milano che viaggia ad una velocità impressionante conservando però la propria identità, i suoi stupendi arredi liberty, il mosaico, il bancone del bar, gli stessi che gli industriali di inizio novecento, i nobili milanesi, le donne e gli uomini di spettacolo hanno visto più di cento anni fa. In questo senso la cartolina che ha vinto il concorso ha saputo fondere questi concetti in maniera esaustiva e moderna, includendo, nei suoi particolari, il vero spirito dei locali storici”.
La cartolina premiata sarà l’immagine ufficiale della prossima giornata nazionale dei locali storici e sarà distribuita in 20.000 copie da collezione in tutta Italia durante la prossima giornata nazionale il 7 ottobre.
Al vincitore, che si aggiudica una borsa di studio per uno dei corsi di Formazione Continua IED, si aggiungono gli attestati di partecipazione al secondo e terzo classificato, Raffaele Primo Capasso e Christian Romano.
Questo primo concorso, dedicato ai giovani, è stato realizzato con l’intento di coinvolgere e sensibilizzare sempre più persone sull’importanza che i locali storici rappresentano per la storia e la cultura italiana. Tutti i partecipanti che si sono cimentati nella realizzazione di una cartolina hanno creato un ponte tra passato e presente, ponendo l’accento sul valore dei locali storici come luoghi dove si conservano la bellezza, la tradizione e la memoria, e questo è il testimone che si intende passare ai giovani, affinché la loro capacità di innovazione e cambiamento sia sempre accompagnata dalla conoscenza, soprattutto in un paese come l’Italia che è la prima potenza culturale del mondo.
L’Associazione dei Locali Storici d’Italia, che ha il Patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, da 47 anni, si prefigge di tutelare e valorizzare il patrimonio nazionale formato da alberghi, ristoranti, osterie, caffetterie, pasticcerie, confetterie di rilevanza storica che hanno contribuito con la loro esistenza alla Storia del nostro Paese. Per farne parte è infatti necessario avere almeno 70 anni di attività certificata, avere conservato, quanto meno parzialmente, gli arredi originali e cimeli dell’epoca ed aver rappresentato per la comunità locale un centro di aggregazione sociale e culturale. Sono più di 200 e sono sparsi per tutta Italia, da Merano a Palermo.
Questi locali nel corso della loro esistenza hanno ospitato importanti personaggi, dalle alte cariche dello Stato, ai reali di tutti il mondo, a uomini e donne appartenenti al mondo dello spettacolo, dell’arte, della cultura, che sicuramente hanno contribuito a scrivere la Storia dell’Italia e dell’Europa. I Locali Storici rappresentano storicamente le fucine nelle quali sono stati creati alcuni dei piatti e prodotti che sono le fondamenta della nostra tradizione culinaria e tra le cui mura vengono tutt’ora proposti.
Dal Gambrinus di Napoli al Florian di Venezia, passando per innumerevoli luoghi simbolo delle città italiane ricche di opere d’arte e di storia, si svolgerà il 7 ottobre la prossima giornata nazionale dei Locali Storici d’Italia, luoghi che hanno un’importanza strategica dal punto di vista turistico/culturale per l’Italia, perché rappresentano una eccezionale forza di attrattiva turistica, soprattutto per il turismo internazionale che è sempre più alla ricerca dell’Italian Way of Living.
“Quello dei locali storici è un patrimonio che non si può perdere e di cui bisogna parlare, e mentre assistiamo all’appiattimento dei nostri centri storici, con negozi e catene commerciali che puoi trovare ormai uguali ovunque da New York a Pechino, nelle nostre strutture che hanno tutte almeno un secolo di storia, si possono vivere esperienze uniche ed irripetibili al di fuori di un contesto di civiltà millenaria come quello italiano”. Sottolinea ancora il Presidente Magenes.