Il secondo disco di Maëlys, Senza Numero Civico, riflette in tutte le canzoni – così come nel titolo stesso – un senso di nostalgia, non appartenenza e ricerca di casa
SENZA NUMERO CIVICO è il nuovo EP di Maëlys, fuori per Futura Dischi. Il disco racchiude le pubblicazioni che negli ultimi mesi hanno illuminato il mondo e i nuovi equilibri musicali della giovane artista.
Il secondo disco di Maëlys, Senza Numero Civico, riflette in tutte le canzoni – così come nel titolo stesso – un senso di nostalgia, non appartenenza e ricerca di casa. I brani, infatti, sono stati figli di un periodo cruciale per l’artista, fatto di maturità, crescita e cambiamento, passato in diverse parti d’Europa. Tutti i luoghi vissuti hanno lasciato un’impronta leggibile tra le righe del disco: “Lille, Parigi, Torre Canne, Bergamo, Milano: se conosci queste città, le immagini dei loro paesaggi e delle loro strade si proiettano davanti a te ascoltando Senza Numero Civico.” (Maëlys)
Maëlys sente la necessità di trovare un nuovo equilibrio, una chiave per riaprire la sua parte più intima. Catapultata in una generazione che è sempre di fretta e vive col fantasma costante di star perdendo tempo, cerca il suo posto ovunque e da nessuna parte, per poi in realtà ritrovarsi in quattro semplici immagini: il mare della sua terra, la luce che filtra dalle finestre di casa sua, i sentimenti che cerca di razionalizzare e la sua musica introspettiva. Musica fatta di introspezioni acustiche e delicatezze elettroniche: un viaggio che ora è di tutti, senza numero civico.
TRACKLIST
1. Stoccolma
2. Domani che dici
3. Fantasmi
4. Proteggiti
5. Me ne andrò
6. Sorriso vuoto
7. Prima che bruci via
BIO
Il progetto di Maëlys, moniker di Marilisa Scagliola, nasce nel 2017 con forti influenze esterofile che portano a un riuscitissimo debutto in inglese nel 2018 con il debut album Mélange: si aprono le porte di festival come L’Acqua in Testa Music Festival, il Balcony Tv Fest al Monk di Roma, il Medimex, il Siren Festival, il Panoramica Festival in apertura a Joan Thiele, il Chiù Festival prima di Noga Erez, il Locus Festival come opening di Ghemon.
A quattro anni dall’uscita del suo primo disco, Maëlys sente la necessità di trovare un nuovo equilibrio, una chiave per riaprire la sua parte più intima e la sua anima fatta di frammenti acustici in armonia con riverberi elettronici. Sentendosi catapultata in una generazione che è sempre di fretta e vive col fantasma costante di star perdendo tempo, cerca il suo posto in diverse città d’Europa e nelle sue culture differenti, per poi in realtà ritrovarsi in quattro semplici immagini: il mare della sua terra, la luce che filtra dalle finestre di casa sua, i sentimenti che cerca di razionalizzare e la sua musica introspettiva.