Sottomarino disperso vicino ai resti del Titanic, rimangono poche ore di ossigeno: i contatti con il sommergibile si sono persi un’ora e 45 minuti dopo l’inizio della discesa verso gli abissi
È una vera e propria corsa contro il tempo, quella per trovare il sommergibile disperso nelle acque del Canada e sceso a più di 3800 metri di profondità per visitare il relitto del Titanic. Il buio degli abissi e la distanza rendono difficili i soccorsi, mentre per le cinque persone a bordo rimangono circa 70 ore di ossigeno. “Stiamo esplorando e mobilitando tutte le opzioni per riportare indietro l’equipaggio sano e salvo”, scrive sui social la OceanGate Expeditions, proprietaria del batiscafo . “La nostra attenzione è per i membri dell’equipaggio e per le loro famiglie. Siamo profondamente grati per l’ampia assistenza ricevuta da più governi, agenzie e aziende (…) Stiamo lavorando per il rientro sicuro dei membri dell’equipaggio”. Al momento, nelle ricerche sono impegnate forze della Guardia Costiera degli Stati Uniti e delle forze armate canadesi.
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IL VIAGGIO VERSO IL RELITTO DEL TITANIC
Il ‘Titan’, questo il nome del batiscafo, è partito venerdì scorso da St. John’s di Terranova in Canada, a bordo della nave rompighiaccio Polar Prince, per essere poi calato nell’Oceano Atlantico e raggiungere il luogo in cui è affondato il Titanic. Lungo circa sette metri, a differenza di un sottomarino, il batiscafo è in grado di raggiungere una maggiore profondità ma è molto meno sicuro e dispone di meno potenza. Nello specifico, il viaggio per visitare il relitto dura 8 giorni (4 giorni di andata e 4 di ritorno sulla nave ‘madre’). La spedizione nel sommergibile invece, ha una durata di circa 8-10 ore.
SOMMERGIBILE DISPERSO, CHI SONO LE PERSONE A BORDO
Oltre ad essere ‘poco sicuro’, spiega la Dire (www.dire.it), il viaggio sul fondo dell’Atlantico ha anche un costo non indifferente, che con i suoi 250mila dollari a persona, lo rende accessibile solo a pochi. Dalle prime indiscrezioni, sembra che a bordo siano presenti Shahzada Dawood, uomo d’affari pakistano e suo figlio Suleman. La conferma arriva da una nota della famiglia. E ancora Hamish Harding, miliardario inglese che lo scorso anno è andato nello spazio con la Blue Origin di Jeff Bezos, l’esploratore francese Paul-Henry Nargeolet di 76 anni, grande esperto del Titanic e Stockton Rush amministratore delegato della OceanGate. Prima di scendere negli abissi, gli esploratori hanno firmato una liberatoria in cui era descritta la pericolosità del viaggio compresa la possibilità di perdere la vita. I contatti con il sommergibile si sono persi un’ora e 45 minuti dopo l’inizio della discesa.