I primi esiti dell’autopsia su Megan, la piccola di 4 mesi morta a Rossano Veneto, avvalorano l’ipotesi dello schiacciamento del corpo della neonata nel lettone
Potrebbe esserci una tragedia ancora peggiore della Sids (la cosiddetta sindrome della ‘morte in culla’, che nel mondo colpisce purtroppo molti bambini nel mondo sotto l’anno di vita) dietro la morte della neonata di quattro mesi deceduta nella notte tra mercoledì e giovedì scorso a Rosanno Veneto. A dare l’allarme erano stati i genitori, di nazionalità rumena: la piccola quella notte dormiva nel lettone con loro e con l’altro fratellino di sei anni. A un certo punto, poco dopo l’1, il papà si è accorto che qualcosa non andava ed è stato immediatamente chiamato il 118. Inutile il tentativo di rianimare la piccola sul posto e poi la disperata corsa in ospedale di Bassano: Megan, questo il nome della piccola, era già morta. Prima dell’arrivo dell’ambulanza, gli stessi genitori avevano tentato un massaggio cardiaco sul corpo della piccola, guidati telefonicamente dagli operatori del 118.
Sulle prime si era pensato appunto ad un caso di Sids, morte in culla, un fenomeno purtroppo molto comune: colpisce infatti un bimbo ogni 2 mila nati e si tratta della prima causa di decesso tra i neonati sotto i 6 mesi Le prime risultanze dell’autopsia effettuata ieri sul corpo della neonata, però, fanno entrare in campo anche un’altra ipotesi, terribile: quella che la bimba abbia smesso si respirare perchè rimasta involontariamente schiacciata da uno degli altri occupanti del lettone. Ora sarà necessario attendere gli esiti definitivi degli accertamenti.