Maturità 2023, ecco la seconda prova: al classico esce Seneca, studi di funzione allo Scientifico. Per gli studenti a disposizione da 6 a 8 ore a seconda della materia
Secondo giorno di prove scritte per i maturandi italiani: archiviata la prova di italiano, che ieri ha visto i 18enni cimentarsi con temi che andavano da Quasimodo a Whatsapp passando per Oriana Fallaci, oggi tocca alla prova di specialità legata alla tipologia di scuola frequentata. Gli studenti del liceo scientifico da poco più di mezz’ora stanno affrontando lo scritto di matematica, tra studi di funzione e probabilità, mentre al liceo classico gli studenti si stanno cimentando a tradurre dal latino una versione di Seneca. È prevista invece una prova di lingua e cultura straniera al liceo linguistico, mentre per gli studenti del filone Amministrazione, Finanza e Marketing la seconda prova scritta riguarda l’economia aziendale. Il tempo a disposizione per completare il secondo scritto va dalle 6 alle 8 ore a seconda della scuola frequentata.
Al liceo classico il testo selezionato per la seconda prova è un brano di Seneca intitolato “Chi è saggio non segue il volgo”: fa parte della raccolta “Lettere morali a Lucilio”, scritte dall’autore negli ultimi mesi di vita. L’ultima volta che era uscito Seneca alla maturità era stato nel 2017. È uno degli autori più ‘gettonati’ insieme a Cicerone. Al liceo scientifico invece gli studenti hanno ricevuto un compito suddiviso in otto quesiti, dove a farla da padrone sono gli studi di funzione, anche legati a figure geometriche. C’è poi anche un quesito sul calcolo delle probabilità a partire dal concetto di dado truccato.