“Lelio Luttazzi, il tasto giusto” di Mario Sagna apre la nuova serie di “Storie della Tv”, il programma di Rai Cultura con la partecipazione di Aldo Grasso, su Rai Storia
Uno showman dallo stile inimitabile, tra garbo, eleganza, ironia, poliedricità e una sensibilità fuori dal comune: è l’indimenticabile Lelio Luttazzi il personaggio che apre con “Lelio Luttazzi, il tasto giusto” – di Mario Sagna – la nuova serie di “Storie della Tv”, il programma di Rai Cultura con la partecipazione di Aldo Grasso, in onda da venerdì 23 giugno alle 21.20 su Rai Storia
Luttazzi (1923-2010) da musicista jazz autodidatta diventa direttore d’orchestra della Rai e dopo qualche anno, grazie ad Antonello Falqui, conquista, nella scintillante veste di conduttore, il palcoscenico più importante del varietà degli anni ’60: dopo tanta gavetta, infatti, la consacrazione nel ruolo di presentatore arriva nel 1965 con “Studio Uno”, il programma di varietà che per originalità di scrittura e magnificenza del cast faceva invidia a Broadway.
Anche nella successiva esperienza di “Ieri e Oggi” (1967-70), il primo programma in cui la Rai decide di utilizzare il materiale custodito nei suoi archivi, Luttazzi porta la freschezza della musica e un approccio originale alle interviste con i grandi protagonisti della televisione delle origini.
Il programma ospita le testimonianze di Rosario Fiorello, che riportò nel 2006 Lelio Luttazzi in TV; Sandra Milo, sua partner in “Studio Uno” 1966; Emanuele Salce, figlio di Luciano, partner in “Studio Uno” 1965 e ’66; Daniele Mancini, figlio di Leone, inventore di “Ieri e Oggi” di cui nel 1967 Lelio Luttazzi fu il primo conduttore; la figlia Donatella e la moglie Rossana Luttazzi.
Nei venerdì successivi, poi, saranno protagonisti il divismo “opposto” di Gina Lollobrigida e Monica Vitti, la tv verità di Nanni Loy e Ugo Gregoretti, le regie rivoluzionarie di Ezio Trapani, la verve dell’indimenticabile Fabrizio Frizzi e le voci dei telecronisti della Nazionale italiana di calcio.
“Storie della Tv” è un programma di Enrico Salvatori con la collaborazione di Clemente Volpini, per la regia di Agostino Pozzi e Matteo Bardelli. Produttore esecutivo Emanuela Capo.