Scomparsa Kataleya Alvarez: risolto il giallo sulla telefonata della mamma ai Carabinieri. Continuano le ricerche della piccola svanita nel nulla a Firenze il 10 giugno
Il giallo della sparizione di Mia Kataleya Alvarez Chicllo ancora non si risolve e fioccano inevitabilmente indiscrezioni, ricostruzioni. Alcune anche in contraddizione con le risultanze finora degli investigatori.
Una in particolare vorrebbe collocare la prima ‘breve telefonata’ ai carabinieri da parte della madre di Kata alle 16.45 di sabato 10 giugno, giorno in cui è sparita mentre si trovava all’ex hotel Astor di Firenze. La signora, inoltre, sarebbe stata costretta a un giro infruttuoso di caserme prima di poter presentare formale denuncia. Un quadro che gli investigatori cercano di confutare.
Ambienti dell’Arma precisano, in questo senso, che la madre di Kata si è presentata in un’unica caserma e questa l’ha fatta subito accedere, allertando la prefettura affinché attivasse il piano di ricerca delle persone scomparse, prima ancora di raccogliere la denuncia. Inoltre i carabinieri hanno ricevuto una chiamata della signora Alvarez non alle 16.45, bensì alle 18.41. In questo senso, si apprende ancora, l’operatore ha indicato alla signora di portare immediatamente una fotografia della bambina a una caserma. Richiesta che è stata prontamente recepita dalla diretta interessata. Lo scorso week end l’ex hotel Astor nel quale la bimba viveva con la famiglia è stato sgomberato. È seguita una nuova perquisizioni degli investigatori che hanno setacciato la struttura.