Site icon Corriere Nazionale

Su Rai Storia “Il segno delle donne” racconta Margherita Sarfatti

il segno delle donne luisa spagnoli

Su Rai Storia “Il segno delle donne”: nella prima puntata Sonia Bergamasco impersona Margherita Sarfatti, primo critico d’arte donna in Europa, scrittrice e giornalista

Sei donne italiane vissute a cavallo tra ‘800 e ‘900 che hanno lasciato un segno profondo nella storia culturale, politica e sociale del nostro Paese. Personalità e storie che, tra vita pubblica e privata, rivivono in “Il Segno delle Donne”, una coproduzione originale Rai Storia – Anele, che Rai Cultura ripropone mercoledì 28 giugno alle 21.10 su Rai Storia. Una serie docu-fiction che fa riemergere i caratteri e le personalità delle sei protagoniste attraverso i “faccia a faccia” tra la storica e critica d’arte Rachele Ferrario e sei attrici che danno loro voce e volto.

Nella prima puntata Sonia Bergamasco impersona Margherita Sarfatti, primo critico d’arte donna in Europa, scrittrice e giornalista legata sentimentalmente a Mussolini, mentre Eleonora Giovanardi nel ruolo di Ondina Valla, prima donna italiana a vincere una medaglia d’oro alle Olimpiadi, a Berlino nel 1936. Monica Nappo, invece, veste i panni di Adele Faccio, attivista politica impegnata sul fronte dei diritti delle donne e nella battaglia per la legge sull’aborto; e Matilde Gioli è l’attrice teatrale e cinematografica Vera Vergani, tra le più importanti del suo tempo, che si è distinta per la sua recitazione semplice e spontanea. E ancora, Anita Zagaria è Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari; e Pamela Villoresi dà il volto a Lalla Romano, tra le figure più significative del Novecento letterario italiano.

Nella prima puntata, intervengono Magalì Sarfatti Larson, nipote di Margherita Sarfatti; Francesca Barbi Marinetti, critico d’arte e nipote di Filippo Tommaso Marinetti; Gabriella Belli, storica dell’arte; Stefano Folli, giornalista; Monica Cioli, storica; Ippolita Gaetani, nipote di Margherita Sarfatti; Emilio Gentile, storico.

Exit mobile version