L’ex esponente di Avanguardia nazionale Paolo Bellini è stato condannato in primo grado all’ergastolo per la strage di Bologna del 1980: ora è stato arrestato
È stato arrestato l’ex esponente di Avanguardia nazionale Paolo Bellini, condannato in primo grado all’ergastolo nell’aprile del 2022 dalla Corte d’Assise di Bologna per concorso nella strage del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna. Bellini è andato dunque in carcere: l’arresto, come si apprende da uno dei suoi legali, sarebbe avvenuto su ordinanza della Corte d’Assise d’appello bolognese, presieduta dal giudice Orazio Pescatore.
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LE MINACCE NELLE INTERCETTAZIONI
Paolo Bellini sarebbe stato arrestato perché aveva intenzione di commettere altri reati. A quanto si apprende, l’uomo è stato arrestato perché gli inquirenti lo hanno sentito – intercettato – pronunciare frasi minacciose, sia verso l’ex moglie che all’indirizzo del figlio di uno dei giudici che hanno deciso la sentenza nei suoi confronti. L’uomo era sotto intercettazione per un altro procedimento a Caltanissetta.
RABBIA CONTRO L’EX MOGLIE
Il motivo di risentimento verso l’ex moglie è legato al fatto che la testimonianza della donna è stata decisiva per arrivare alla condanna: era stata lei infatti a confermare che l’uomo ripreso in un video amatoriale girato in stazione la mattina della strage fosse proprio lui. Bellini ha sempre negato.
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MINACCE ANCHE AL FIGLIO DEL GIUDICE CARUSO
Tra i motivi per cui la Corte d’Assise d’appello di Bologna ha disposto la custodia cautelare in carcere per Paolo Bellini ci sarebbero anche delle minacce nei confronti del figlio del giudice Francesco Caruso, presidente della Corte d’Assise bolognese che in primo grado ha condannato all’ergastolo l’ex esponente di Avanguardia nazionale per concorso nella strage del 2 agosto 1980.
Dall’ordinanza della Corte emergerebbe infatti che Bellini avrebbe pronunciato dei riferimenti minacciosi al figlio del magistrato, di cui mostrava di conoscere anche la professione e il luogo in cui la svolge.