Siglato il nuovo contratto integrativo di Bofrost Italia, definito in accordo con FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL e UILTuCS
Bofrost continua a puntare sulle persone e investe per valorizzare il loro lavoro. La più grande azienda italiana della vendita a domicilio di specialità alimentari surgelate e fresche, con sede a San Vito al Tagliamento (PN), in accordo con le principali sigle sindacali ha rinnovato fino al 2027 il contratto aziendale integrativo al contratto collettivo nazionale per oltre 1.800 dipendenti, nello specifico coloro che svolgono attività commerciale occupandosi della vendita a domicilio e della vendita telefonica.
Per i premi di risultato individuali dei lavoratori delle oltre 60 filiali in tutta Italia (gli addetti al call center e i venditori chea bordo dei loro mezzi refrigerati raggiungono a casa ogni giorno oltre 1 milione di famiglie italiane) Bofrost ha concordato lo stanziamento di oltre 6 milioni di euro complessivi.
In più, altri 3 milioni di euro sono stati destinati a finanziare forme di welfare aziendale, mentre l’azienda ha potenziato una serie di iniziative volte alla tutela dei diritti, delle pari opportunità e del benessere sul posto di lavoro, con particolare impegno verso le politiche di genere. Fra le misure adottate c’è anche l’introduzione del part-time verticale allo scopo di favorire la conciliazione vita-lavoro, e quindi di rendere l’attività della vendita sempre più aperta e inclusiva, specialmente per le donne.
Spiega l’amministratore delegato di Bofrost Italia S.p.A. Gianluca Tesolin: «Con questo rinnovo vogliamo riconoscere il valore straordinario del lavoro delle nostre persone. Sono loro la chiave della crescita e del successo di Bofrost, specie in questi ultimi anni di cambiamenti rapidissimi in cui la spesa alimentare a domicilio ha letteralmente conquistato gli italiani. Proprio per questa ragione, abbiamo deciso di stanziare la cifra più alta di sempre, 6 milioni di euro (erano stati 4 nel precedente rinnovo del 2018). Lo consideriamo un investimento per il futuro, che si accompagna all’impegno per creare un ambiente di lavoro equo, sano, motivante e stimolante per tutti».
Oltre all’aumento dei premi di risultato, infatti, altre novità riguardano il potenziamento, con 3 milioni di euro stanziati, delle misure di welfare aziendale (tra buoni pasto, convenzioni e agevolazioni per un ampio paniere di servizi: un sistema già ben presente da anni in Bofrost, per cui l’azienda ha vinto premi in passato) e la rinnovata attenzione alle politiche di genere. Inoltre, ha ampliato quanto previsto dalle disposizioni vigenti in materia di contrasto alle molestie e alla violenza sul lavoro, di diritti sociali e tutele ulteriori rispetto a quelle previste dal CCNL (aspettative, permessi, donazione ferie e permessi solidali).
Entro l’estate prenderà avvio una ricerca congiunta tra Bofrost il Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali, Matematiche e Statistiche dell’Università degli Studi di Trieste allo scopo di indagare il livello di soddisfazione della forza vendita.
Soddisfazione in casa sindacale.
Danilo Lelli, Filcams-CGIL Nazionale, dichiara: «La Filcams Cgil esprime soddisfazione per il risultato raggiunto, frutto di una trattativa che ha visto la partecipazione fattiva dei delegati sindacali e delle strutture territoriali interessate. Il rinnovo, caratterizzato da importanti innovazioni di carattere sociale, pone solide basi per continuare a migliorare le condizioni dei lavoratori e delle lavoratrici: per una nuova umanità del lavoro».
Mirco Ceotto, Segretario nazionale della Fisascat-CISL, sottolinea «la valenza sociale del nuovo TUCI Bofrost, con l’introduzione di un nuovo sistema di tutele e di misure volte alla conciliazione vita lavoro e al contrasto alle molestie e alla violenza sui luoghi di lavoro, che fanno il paio con l’intervento sulla formazione continua e permanente. Inoltre, il significativo accordo sullo smart working consente alle lavoratrici di Overtel di operare in qualsiasi luogo con il rientro nei locali aziendali una o due volte al mese, realizzando il concetto di azienda diffusa sul territorio». «Il coinvolgimento paritetico dei lavoratori nell’organizzazione del lavoro – ha aggiunto il sindacalista – muove verso la partecipazione dei lavoratori agli obiettivi, alle criticità e al processo di miglioramento continuo aziendale, un principio tanto caro alla Cisl». Infine, con riferimento al nuovo sistema premiante, Ceotto sottolinea le «nuove opportunità di accrescere il salario individuale per i venditori porta a porta al raggiungimento degli obiettivi concordati» e «l’introduzione di un sistema sperimentale che consente alle lavoratrici telefoniste di raggiungere meglio i risultati/obiettivi, e quindi le premialità», con la previsione di «miglioramenti anche per i consegnatari».
Commenta Emilio Fargnoli, Segretario nazionale UILTuCS: «L’accordo raggiunto prevede una serie di migliorie contrattuali sia dal punto di vista dell’organizzazione e gestione del lavoro che dei riconoscimenti economici ai dipendenti. Sulla parte dell’organizzazione del lavoro e della gestione delle relazioni sindacali, rivestono grande importanza le intese raggiunte su: conciliazione dei tempi vita/lavoro, sostegno alla famiglia, banca ore, part-time, estensione dei congedi parentali e con il riconoscimento di sistemi di welfare aziendale per beni e servizi di pubblica utilità e di sostegno alle spese scolastiche sostenute per i figli».
Bofrost Italia ha chiuso il bilancio 2022 a quota 297 milioni di euro di fatturato. L’azienda è presente in tutta Italia e punta a crescere ancora, con un piano di inserimenti di oltre 90 unità su tutto il territorio nazionale. Il cuore della sua strategia commerciale è la vendita a domicilio, basata sulla relazione diretta con la clientela, alla quale circa 1.800 venditori e venditrici propongono un catalogo con oltre 460 specialità surgelate e fresche, che vengono consegnate a casa garantendo comodità e sicurezza, perché non viene mai interrotta la catena del freddo.