SWITCH lancia il software per la gestione ottimale dei mezzi e della loro distribuzione, per servizi migliori e incentivare la mobilità condivisa
Cresce la mobilità condivisa anche in Italia. Secondo l’ultimo report dell’Osservatorio Nazionale Sharing Mobility, i noleggi sono aumentati del 61%. Di questi, i più numerosi sono stati quelli di monopattini (51%), seguiti da bike (23%), macchine (17%) e scooter (9%).
Una domanda in crescita costante, che non sembra essere facile da gestire. Secondo una rilevazione effettuata da SWITCH, startup tecnologica che produce software al servizio della shared mobility, il 62% delle amministrazioni locali si dichiara insoddisfatto delle attuali capacità di previsione della domanda, e secondo una ricerca di POLIS* il 55% dichiara di non avere il know-how necessario per una gestione ottimale dei dati relativi alla flotta e il 65% di non avere abbastanza risorse per questo.
Il risultato è che spesso i singoli mezzi trovano una distribuzione inefficiente, con troppi veicoli in aree con scarsa domanda e mezzi insufficienti dove, al contrario, questa è maggiore. Anche la manutenzione non riesce ad essere ottimale, con il risultato di lasciar fermi alcuni mezzi, magari in periodi di picchi della richiesta.
In supporto dei player del settore, SWITCH ha sviluppato un software per la gestione di flotte di shared mobility, basato su tecnologia ML/AI (Machine Learning/Intelligenza Artificiale), che utilizza i dati di viaggio, analizza e tiene conto degli eventi locali, e le caratteristiche della città, per suggerire la migliore distribuzione dei veicoli in base alla domanda di mobilità prevista.
Poter prevedere la domanda è un enorme vantaggio per gli operatori, che possono così decidere di spostare i mezzi sulla base delle previsioni. Questo consente di evitare di lasciare i veicoli fermi troppo a lungo, condizione che rappresenta un mancato guadagno, soddisfacendo un numero maggiore di utenti. Inoltre, questi dati possono guidare le decisioni del management anche in caso di manutenzione, valutando quali siano i mezzi ai quali dare la precedenza.
Una soluzione innovativa, che può cambiare il volto della mobilità condivisa, rendendola sempre più rispondente ai bisogni reali della cittadinanza. Per il valore del prodotto, SWITCH è tra le startup di alto valore che sono state selezionate ed invitate a partecipare al Micromobility Europe, la più grande conferenza al mondo sui veicoli di piccole dimensioni, che si terrà l’8 e il 9 giugno ad Amsterdam, nel corso del quale terrà anche uno speech.
Il sistema è di semplice utilizzo, e non richiede da parte degli operatori competenze specifiche. Attualmente, il software di SWITCH è già in uso nella città di Torino, in collaborazione con CTE Next, Comune di Torino e 5T, la società in-house che gestisce la Centrale della Mobilità e dell’Infomobilità del Comune di Torino, della Città metropolitana e la Centrale della Mobilità della Regione Piemonte.
“Una flotta costa, specie quando è ferma. E oggi nessun imprenditore può permettere che le sue risorse rappresentino un costo per la maggior parte del tempo, anziché un guadagno. – Commenta Matteo Forte, CEO di SWITCH – Il nostro software raccoglie i dati dei mezzi, che le varie compagnie già hanno, e li arricchisce ed integra con altri, come meteo, eventi locali, tipologia di zona, flusso di persone stimate per la fascia oraria… Questi sono tutti elementi che incidono in misura significativa sulla domanda. Ad esempio, in caso di pioggia, si useranno molte macchine e pochi monopattini, se ci sono eventi particolari, come partite di calcio o concerti, ci sarà più richiesta, e così via. Questi dati vengono elaborati da un sistema di Intelligenza Artificiale e Machine Learning, per prevedere gli scenari più probabili, dando la possibilità ai gestori delle flotte di organizzarle al meglio per tempo. Questo vuol dire non solo ottimizzare la distribuzione dei veicoli, ma anche aumentare i guadagni delle aziende e valutare gli interventi di manutenzione più urgenti, tagliando i costi. Utilizzare SWITCH ottimizza le operazioni di manutenzione, offrendo una classificazione e prioritizzazione accurata delle azioni da mettere in atto, suggerendo anche l’ordine e il miglior percorso con cui portarle a compimento”.