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Rodacciai e sindacati siglano i nuovi contratti integrativi

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Welfare, previdenza e salute i capisaldi dei nuovi contratti integrativi che Rodacciai e i Sindacati/RSU hanno firmato per la gestione della vita aziendale

Sono ormai in vigore gli accordi di secondo livello che Rodacciai e i Sindacati/RSU hanno firmato per la gestione della vita aziendale, conformemente alle problematiche e alle necessità delle diverse aree produttive/commerciali. È storia consolidata dell’Azienda portare a termine una serie di pacchetti migliorativi che vadano incontro alle esigenze dei propri collaboratori. Per il prossimo triennio sono stati attivati strumenti, opportunità e misure che riguardano il benessere economico-sociale della popolazione aziendale diversamente dislocata.

Per le tre macro aree di attività (U.P. Bosisio/U.P. Sirone /Filiali) sono state poste in essere, secondo uno schema modulare, che risulta adeguato alla storia ed al tessuto socio economico di riferimento, diverse opportunità che vanno dall’utilizzo di permessi medici, alla banca delle ore, al fondo di accumulo, utile pure per anticipare il pensionamento o per far fronte a situazioni di contrazione del lavoro, alla flessibilità dell’orario di lavoro, alla staffetta generazionale, al potenziamento dell’offerta sanitaria e a quella previdenziale. È inoltre possibile, con una formula maggiormente agevolata rispetto a quanto previsto da CCNL e leggi, far affidamento al diritto allo studio e ai congedi per la formazione. Se si va a ricercare conforto per le situazioni di eventuale “crisi” si può andare a ritrovare beneficio nell’integrazione alla Naspi e nel vantaggioso conteggio dei ratei, nei casi di utilizzo di Cigo e Cigs.

Maggiorate poi le percentuali di talune attività svolte con modalità e/o in orari disagiati.

Mauro Califano, HR Director di Rodacciai commenta così quanto inerente alla struttura complessiva degli accordi siglati nelle diverse realtà aziendali: «Questo risultato è stato possibile grazie alla capacità delle parti di realizzare un confronto dialettico che ha visto protagonisti una RSU o Sindacato Territoriale/Provinciale consapevoli e preparati, e un’Azienda ben lieta di cogliere le spinte innovative trasformandole in un meccanismo di valorizzazione della risorsa più importante che sia possibile mettere in gioco all’interno di un’organizzazione strutturata: la Risorsa Umana».

Tra le novità, non a caso, anche il rafforzamento del sentimento di condivisione e appartenenza dei lavoratori dimostrato dalle indagini precedentemente effettuate, riferite al “clima aziendale” e a quanto, nel concreto, si è riusciti a fare tramite il contributo per la triste eventualità di decesso del dipendente che, per l’U.P. di Bosisio, si amplia agli aspetti emergenziali nazionali e internazionali di alto valore umanitario. Ma la capacità di reagire, positivamente, dei nostri collaboratori, riguarda anche il coinvolgimento delle altre aree aziendali che hanno, su questo tema, già provveduto ad elargire una somma rilevante per la Onlus Sole e Terre operante in Ucraina. Con altrettanta cura ha operato, in questo senso, la Direzione Aziendale. E ancora si potrebbe parlare dell’entusiasmo con cui i lavoratori si prodigano, acquistando dalle Onlus che sono ospitate in Azienda, i manufatti che vengono, di volta in volta, proposti durante i cosiddetti banchetti solidali.

Resta forte il riconoscimento della fedeltà ai valori aziendali e delle competenze profuse, mantenendo, già rafforzato in precedenza, l’emolumento che, in base agli anni trascorsi in azienda e a fronte di dimissioni per pensionamento, consente di ottenere percentuali consistenti, riferite alla propria retribuzione annua lorda.

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