Uno studio recentemente pubblicato su ARD ha documentato un incremento dell’incidenza di artrosi in pazienti con malattia atopica
Uno studio recentemente pubblicato su ARD ha documentato un incremento dell’incidenza di artrosi in pazienti con malattia atopica. Tali risultati suggeriscono la messa a punto di studi di intervento finalizzati a considerare come bersaglio terapeutico le vie biochimiche alla base delle allergie per la prevenzione o il trattamento dell’artrosi.
Razionale e disegno dello studio
L’artrosi è una malattia cronica invalidante di frequente riscontro in clinica, per la quale esistono pochi trattamenti efficaci e solo sintomatici. Un numero crescente di evidenze, tuttavia, suggerisce che l’attivazione dei mastociti e le vie allergiche potrebbero svolgere un ruolo chiave nella patogenesi dell’OA. Se così fosse, l’insorgenza dell’OA potrebbe essere maggiore nei pazienti con malattie atopiche; tuttavia, questo aspetto rimane attualmente ancora poco indagato.
Di qui il nuovo studio che si è proposto di verificare se i pazienti con malattia atopica abbiano un rischio maggiore di sviluppare l’OA. Per rispondere a questa domanda.
A tal scopo, i ricercatori hanno attinto ai dati di un database assicurativo sanitario Usa contenente richieste di rimborso di prestazioni sanitarie e alle cartelle cliniche elettroniche di una grande istituzione accademica statunitense per determinare il rischio di sviluppare l’OA nei pazienti con asma e/o dermatite atopica. Nello specifico, lo studio, avente un disegno retrospettivo, ha incluso i dati relativi a pazienti adulti senza OA pre-esistente o artrite infiammatoria, che erano stati esposti o meno a malattia atopica.
L’outcome primario era rappresentato dall’incidenza di nuovi casi di artrosi.
Risultati principali
Lo screening dei dati del database assicurativo sanitario Usa ha permesso di identificare 117.346 pazienti con OA esposti ad asma o a dermatite atopica (età media: 52 anni; 60% pazienti di sesso femminile) e 1.247.196 pazienti con OA non esposti a malattia atopica (età media: 50 anni; 48% pazienti di sesso femminile).
Dopo incrocio dei dati delle due popolazioni di pazienti in base al propensity score (al fine di omogenizzare i dati a confronto in uno studio osservazionale), è emerso che l’incidenza di OA era più elevata nei pazienti con asma o dermatite atopica (26,9 per 1000 persone-anno) rispetto ai pazienti non esposti (19,1 per 1000 persone-anno), con un odd ratio aggiustato (aOR) pari a 1,58 (IC95%: 1,55-1,62) di sviluppo di OA.
Questo effetto è risultato ancora più pronunciato nei pazienti che presentavano sia asma che dermatite atopica rispetto ai pazienti non esposti (aOR: 2,15; IC95%: 1,93-2.39) e nei pazienti con asma rispetto a quelli con malattia polmonare cronica ostruttiva (aOR= 1,83; IC95%: 1,73-1,95).
I risultati ottenuti sono stati replicati utilizzando un database indipendente, che riportava anche i dati relativi al BMI. In questo caso, l’OR aggiustato di incidenza di OA di nuova insorgenza nei pazienti con asma o dermatite atopica, rispetto a quelli non esposti a malattia atopica, è risultato pari a 1,42 (IC95%: 1,36-1,48).
Riassumendo
In conclusione, i pazienti con malattia atopica hanno un rischio maggiore di sviluppare OA rispetto alla popolazione generale. L’associazione tra malattia atopica e OA è supportata da recenti osservazioni secondo cui i mastociti e le citochine di tipo II possono svolgere un ruolo importante nella patogenesi dell’OA in generale, non solo nei pazienti con malattia atopica.
I risultati dello studio forniscono ulteriore supporto al concetto che le vie allergiche possono contribuire allo sviluppo dell’OA. Se questo è vero, anche i pazienti non atopici potrebbero trarre beneficio dall’uso di trattamenti che inibiscono i mastociti e le citochine allergiche per trattare o prevenire l’OA.
Bibliografia
Baker MC et al. Increased risk of osteoarthritis in patients with atopic disease Annals of the Rheumatic Diseases Published Online First: 27 March 2023. doi: 10.1136/ard-2022-223640
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