Parkinson: la combinazione sperimentale di pramipexolo a basso dosaggio e rasagilina ha portato a una minore sonnolenza diurna eccessiva e a un minor numero di eventi avversi
In pazienti con malattia di Parkinson (PD) in fase precoce, il trattamento con una combinazione sperimentale di pramipexolo a basso dosaggio e rasagilina ha portato a una minore sonnolenza diurna eccessiva e a un minor numero di eventi avversi rispetto al pramipexolo da solo. È quanto emerge da uno studio presentato a Boston, nel corso del meeting annuale dell’American Academy of Neurology (AAN 2023).
«Nel PD precoce, ci sono molti effetti collaterali associati agli agonisti della dopamina, tra cui eccessiva sonnolenza diurna, ipertensione e altri» ha detto Cheryl Fitzer-Atlas, presidente di ClinMed. «Questa pillola combinata consente un alto livello di efficacia con un profilo di sicurezza molto migliore».
Le persone più giovani possono così continuare a lavorare, mentre le persone anziane non avranno gli effetti collaterali dopaminergici.
Confronto sulla base della scala di Epworth
I ricercatori hanno cercato di determinare la sicurezza e l’efficacia di P2B001 – una combinazione sperimentale, a dose fissa, a rilascio prolungato, unum/die, di pramipexolo 0,6 mg e rasagilina 0,75 mg – nel ridurre l’eccessiva sonnolenza diurna (EDS, excessive daytime sleepiness) in pazienti con PD precoce.
A tale scopo, hanno condotto uno studio di fase 3 su 519 adulti non trattati con PD, diagnosticati nei precedenti tre anni, i quali sono stati randomizzati a ricevere 12 settimane di trattamento in doppio cieco con P2B001 (n = 147), pramipexolo a rilascio prolungato 0,6 mg (PPX, n = 144), rasagilina a rilascio prolungato 0,75 mg (RAS, n = 144) o PPX a rilascio prolungato commercializzato (ER-PPX, titolazione di 6 settimane, n = 72).
I ricercatori hanno valutato l’EDS tramite la scala di sonnolenza di Epworth (ESS) e hanno riportato eventi avversi emergenti dal trattamento (TEAE), utilizzando l’analisi di scomposizione (shift analysis) per determinare i tassi di EDS di nuova insorgenza clinicamente rilevante (da ESS 10 al basale a >10 alla settimana 12).
In base ai risultati, P2B001 ha dimostrato un’efficacia comparabile a ER-PPX, con una riduzione approssimativa di 8 punti nella scala di valutazione del PD unificata parti II e III (IC 95%, da -1,67 a 2,42), ma ha portato a una sonnolenza diurna significativamente inferiore.
Mentre la percentuale di pazienti con un punteggio ESS inferiore a 10 al basale era simile tra i gruppi (86,1-88,4%), la shift analysis ha mostrato che i tassi dei pazienti con EDS di nuova insorgenza erano più alti nei gruppi ER-PPX (dose media, 3,2 mg; 35,7%) e PPX (15,6%) e più bassi nei gruppi P2B001 (8,5%) e RAS (6,6%).
Quando i ricercatori hanno confrontato i soggetti trattati con P2B001 vs ER-PPX, le probabilità di sviluppare EDS erano 0,17 (IC 95%, 0,08-0,36).
I ricercatori hanno anche notato che i tassi di sonnolenza riportati erano più alti con ER-PPX (31,1%), seguito da PPX (18,2%), P2B001 (14,7%) e RAS (4,8%), mentre dal 6% al 7% dei partecipanti nei gruppi ER-PPX, PPX e P2B001 riportavano TEAE correlati alla sonnolenza entro i primi giorni di trattament
Questi eventi si sono stabilizzati per i gruppi PPX e P2B001, ma sono aumentati costantemente con la titolazione ER-PPX e la terapia di mantenimento.
Si tratta di un altro farmaco nella ‘cassetta degli attrezzi’ per i neurologi, in particolare per il trattamento del PD precoce.
I messaggi-chiave
- P2B001, una combinazione pramipexolo/rasagilina, è risultata altrettanto efficace del pramipexolo, ma ha determinato una minore sonnolenza diurna di nuova insorgenza.
- Sono stati riportati un minor numero di eventi avversi emergenti dal trattamento.
Fonte:
Fitzer-Attas C, et al. P2B001 significantly reduced risk of daytime sleepiness: Results from a randomized controlled phase 3 trial with active pramipexole arm in early Parkinson’s disease. American Academy of Neurology annual meeting, 2023; Boston.