Gli Stati Uniti riforniranno Kiev di bombe a grappolo. Zelensky ringrazia Biden: “L’esercito non userà queste munizioni in territori stranieri ma nel Paese che sta difendendo”
Gli Stati Uniti riforniranno l’Ucraina di bombe a grappolo, note anche con il termine inglese “cluster bomb”, ordigni particolarmente letali, vietati da una convenzione internazionale ratificata da oltre cento Paesi: lo ha annunciato Jake Sullivan, consigliere per la Sicurezza nazionale americano.
Le cluster rilasciano sottomunizioni, che possono esplodere per contatto o pressione anche dopo anni e si diffondono su territori anche ampi, uccidendo soprattutto civili.
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La produzione, la vendita e la creazione di riserve di questo tipo di bombe è vietata dalla Convenzione di Oslo, un documento aperto alla firma nel 2008, già ratificato da 111 Paesi, Italia compresa. L’intesa non è stata sostenuta né dagli Stati Uniti né dalla Russia né dall’Ucraina. Mosca è impegnata in un conflitto armato con l’Ucraina che si è aggravato nel febbraio 2022, con un’offensiva militare su più fronti.
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Secondo Sullivan, intervenuto a un punto stampa alla Casa Bianca, la scelta americana è giustificata dal fatto che l’esercito dell’Ucraina “non userà queste munizioni in territori stranieri ma nel Paese che sta difendendo”.
Contrario alla decisione di Washington si è detto il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres.
ZELENSKY: GRAZIE BIDEN, CON BOMBE A GRAPPOLO PACE PIÙ VICINA
“L’aumento delle capacità difensive ucraine fornirà nuovi strumenti per liberare la nostra terra e rendere la pace più vicina”. Con queste parole il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ringraziato su twitter il presidente Usa Joe Biden per i nuovi aiuti militari dal valore di 800 milioni di dollari, all’interno dei quali ci sono anche le munizioni a grappolo.
“Grazie al popolo americano e al presidente Jo Biden per i passi decisivi che avvicinino l’Ucraina alla vittoria sul nemico e la democrazia alla vittoria sulla dittatura”, aggiunge.