Prorogata sino al 31 agosto, all’Accademia d’Egitto a Roma, la nuova personale di Luigi Ballarin “Antico Egitto. La vita oltre la vita”
Prorogata sino al 31 agosto, presso all’Accademia d’Egitto, a Roma, la nuova personale di Luigi Ballarin “Antico Egitto. La vita oltre la vita”. L’esposizione, che abbraccia otto opere di grandi dimensioni, si concentra in particolare sulla bellezza del tempio di Abu Simbel, fortemente voluto e costruito da Ramses II (1303 a.C. – 1212 a.C.) per celebrare la sua vittoria contro gli Ittiti nella battaglia di Kadesh. L’artista ha voluto così ricordare maestosità e significati di questo tempio trovato sepolto dall’archeologo svizzero Johann Ludwig Burckhardt nel 1813. La mostra sarà aperta dalle 10 alle 16 dal lunedì al venerdì. Ingresso libero.
LE OPERE IN MOSTRA – Ballarin si ispira alle antiche e tradizionali forme decorative dei tempi egizi per riproporre in chiave moderna, rinnovata, non solo le rappresentazioni, ma anche i suoi messaggi. Grazie alle tecniche miste e all’uso dell’acrilico e dello smalto, rende insolite le sue decorazioni, apparentemente imprecise da vicino, ma perfette da lontano. Ad arricchire le opere, effetti metallici che donano alle opere una grande luminosità, narrando memorie e ricordi, emozioni e racconti, simboli e spiritualità, come nella scena della psicostasia (ossia la pesatura del cuore).
BREVE BIOGRAFIA – L’arte del veneziano Luigi Ballarin, che ha avviato la sua carriera negli anni ‘90, è unione tra Oriente e Occidente e sintetizza in immagini iconiche le suggestioni delle arti minori, che percorrevano i cammini degli scambi commerciali e dei viandanti, e fondevano le diverse tradizioni: le decorazioni delle maioliche, lo smalto delle oreficerie, i ricami dei tessuti preziosi. Oggi espone in diverse città italiane e nel mondo.