Alla Centrale Fies – Galleria Trasformatori di Dro fino al 31 luglio la mostra “The Naked Word” a ingresso libero su appuntamento
Fino al 31 luglio Centrale Fies presenta The Naked Word, mostra collettiva di natura performativa con Marco Giordano, Jota Mombaça, Tarek Lakhrissi, Florin Flueras, Alina Popa a cura di Simone Frangi e Barbara Boninsegna, con la curatela esecutiva Maria Chemello.
The Naked Word prende il titolo dal saggio The naked word: The trans-corporeal ethics of the protesting body scritto nel 2010 dalla teorica femminista materialista Stacy Alaimo, nel tentativo di comprendere, incrociando prospettive post-umane e performance studies, in che modo il “corpo nudo” funzioni nell’ambito di eventi di protesta legati alla giustizia ambientale, al diritto alla salute e alle politiche queer.
Per Alaimo, la nudità del corpo umano esposto in protesta è leggibile come “una performance etica della vulnerabilità – la vulnerabilità alleata e reciproca di uomo/animale/ambiente”: è infatti in questo senso che Alaimo riprende nel saggio il termine “trans-corporeità”, che lei stessa creò per enfatizzare la correlazione dei corpi umani non solo tra loro, ma anche con creature non umane e con altri paesaggi fisici. L’umano è dunque, nel suo linguaggio nudo, un materiale carnale come (e legato, se non in debito con) molte altre carni. In questo spazio di riflessione etico-politica, artiste ed artisti internazionali incrociano i propri sguardi, riformulando l’idea di interdipendenza carnale e le possibilità di protesta e insurrezione tras-corporea.