Caso La Russa jr: la SIM del telefono è intestata al padre Ignazio


Caso La Russa jr, la SIM è del padre Ignazio, presidente del Senato: non è sequestrabile. Bonelli: “Collabori con la giustizia e consegni il telefono del figlio”

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Continuano le indagini sul caso La Russa Junior. Gli inquirenti hanno analizzato i cellulari della ragazza che ha accusato il figlio del presidente del Senato di stupro e delle sue amiche, ma non hanno potuto fare lo stesso con il cellulare di Leonardo Apache La Russa. La sim infatti appartiene al padre Ignazio e quindi non è sequestrabile.

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In una nota il co-portavoce di Europa Verde e deputato di AVS Angelo Bonelli si rivolge direttamente al presidente del Senato “affinché si apra alla collaborazione con gli inquirenti e provveda a consegnare nelle prossime ore il telefono del figlio, la cui SIM non può essere sequestrata dai magistrati perché a suo nome. È di fondamentale importanza che vengano raccolti ulteriori elementi per accertare la verità e stabilire responsabilità riguardo alla grave accusa di stupro”.

“La Russa collabori con l’autorità giudiziaria, consegnando il telefono – prosegue-. Se ciò non accadesse sarebbe un pessimo segnale per l’istituzione che rappresenta. Rivolgo pertanto un appello al Presidente La Russa, affinché si ponga in un atteggiamento collaborativo e consenta l’analisi del telefono del figlio. È un dovere delle istituzioni collaborare pienamente con i magistrati per garantire l’accertamento della verità”, dice Bonelli.