Al Nord vento forte e grandine, una tromba d’aria abbatte gli alberi in Cadore. Zaia firma lo Stato d’emergenza: “Abbiamo rivissuto i tempi di Vaia”
Nelle Regioni del nord est si sono abbattute in un solo giorno ben 24 tempeste di vento e grandine che hanno abbattuto boschi, scoperchiato edifici, stalle e malghe e danneggiato le coltivazioni. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti su dati Eswd (European sever weather database) in riferimento all’allerta gialla per il maltempo in Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Lombardia mentre il resto di Italia soffoca per il caldo da record.
Una tromba d’aria – sottolinea la Coldiretti – si è abbattuta nei boschi del Cadore abbattendo centinaia di alberi come era avvenuto per la tempesta Vaia e ci vorranno 30- 40 anni per ricreare il bosco mentre la grandine ha devastato prati e pascoli. Ma cadute di alberi a causa del vento si registrano anche in val di Fassa e in alta val di Fiemme in Trentino ed anche in Friuli Venezia Giulia. Molte aziende agricole sono rimaste senza corrente elettrica a causa della caduta degli alberi sulle linee. Il maltempo – continua la Coldiretti – si è abbattuto su città e campagne con abbondanti grandinate che sono l’evento climatico avverso più temuto dall’agricoltura in questa fase stagionale per i danni irreversibili che provoca alle coltivazioni in campo. I tecnici della Coldiretti sono al lavoro per la ricognizione dei danni.
ZAIA FIRMA LO STATO D’EMERGENZA
Luca Zaia, presidente del Veneto ha firmato la dichiarazione di Stato di emergenza regionale a seguito della fortissima ondata di maltempo che ha colpito l’area dolomitica provocando considerevoli danni. E si mantiene in contatto con i sindaci dei territori colpiti e le squadre che stanno intervenendo, mentre è in corso l’attività per la raccolta di segnalazioni dei danni. Il quadro, al momento, è il seguente: a seguito del veloce transito di una linea temporalesca, sono state fortemente colpite da forti venti e grandine le aree del Comelico, Cadore ed alto Agordino. Sono stati misurati valori della velocità del vento con raffiche di 129 chilometri orari a Cortina d’Ampezzo e superiori a 140 in quota. Da una prima ricognizione risulta che oltre una trentina di fabbricati hanno subito danni a causa dei forti venti: tra questi, circa una quindicina hanno subito lo scoperchiamento del tetto.
A Santo Stefano di Cadore una decina di persone, a causa dei danni alle coperture, sono state evacuate. Molte alberature sono cadute a terra, in particolare nella zona orientale, interessando la viabilità statale, regionale, provinciale e locale (per tutta la notte si è reso necessario chiudere la SP 6 di Danta di Cadore a causa degli alberi caduti, riaperta poco prima delle 8). Gli alberi schiantati hanno danneggiato numerosi autoveicoli (in corso la quantificazione) senza provocare fortunatamente feriti. Si sono verificate interruzioni di energia elettrica e delle telecomunicazioni in alcune aree, ma allo stato attuale sembra che la funzionalità sia stata ripristinata.
ZAIA: ABBIAMO RIVISSUTO I TEMPI DI VAIA
“Abbiamo rivissuto i tempi di Vaia, anche se con dimensioni e effetti minori, ma siamo davanti a delle devastazioni che interessano le Dolomiti, il Cadore, l’Agordino e il Comelico”, e per Luca Zaia, presidente del Veneto, all’indomani dell’ondata di maltempo, vento e pioggia, è più che evidente che ora “l’emergenza c’è tutta fino in fondo”, come afferma in una breve dichiarazione video diffusa alla stampa.
NUOVA ALLERTA SUL VENETO: TEMPORALI, VENTO, GRANDINE
Nuova allerta gialla per per forti temporali su tutto il territorio veneto: dalle 15 di oggi e fino alle 10 di domani, giovedì. Le previsioni meteo indicano infatti “una nuova fase di instabilità che favorirà lo sviluppo di fenomeni convettivi con probabili rovesci e temporali sparsi, dapprima sulle zone montane-pedemontane, e poi, dalla serata, anche su parte della pianura, specie centro- orientale”, spiega la Regione. Saranno possibili temporali localmente intensi con forti rovesci, grandinate, forti raffiche di veneto.