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Psoriasi pediatrica: meno infezioni con terapie sistemiche

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Psoriasi pediatrica: nei piccoli che hanno iniziato il trattamento con i farmaci sistemici ustekinumab, etanercept o metotrexato, basso tasso di infezioni gravi

Tra i pazienti pediatrici con psoriasi che hanno iniziato il trattamento con i farmaci sistemici ustekinumab, etanercept o metotrexato, il tasso di infezioni gravi a 6 mesi è stato basso, con un’incidenza compresa tra 14,9 e 25,6 per 1.000 anni-persona. Sono i risultati chiave di uno studio pubblicato sulla rivista JAMA Dermatology.

«Gli studi clinici hanno dimostrato un’elevata efficacia dei nuovi agenti immunomodulatori nel trattamento dei bambini con psoriasi» ha affermato l’autrice Maria Schneeweiss della divisione di farmacoepidemiologia nei dipartimenti di medicina e dermatologia del Brigham and Women’s Hospital e della Harvard Medical School di Boston. «Tuttavia il rischio di infezioni nella pratica clinica non è stato completamente caratterizzato tramite i confronti diretti tra questi farmaci».

Basso numero di infezioni gravi con i tre farmaci
Attingendo da due grandi database di sinistri assicurativi statunitensi, i ricercatori hanno identificato 2.338 pazienti di età fino a 17 anni (58% ragazze) in terapia topica per la psoriasi e che hanno iniziato un nuovo trattamento con ustekinumab, etanercept o metotrexato. L’analisi è stata stratificata in base al periodo di utilizzo off-label prima dell’approvazione pediatrica (2009-2015) e dopo l’approvazione (2016-2021).

Durante il follow-up dei pazienti, iniziato un giorno dopo l’inizio del trattamento e concluso dopo 6 mesi, sono stati confrontati tra loro i tassi di infezioni gravi ospedaliere e infezioni ambulatoriali.

Dal 2009 al 2021, 379 pazienti hanno iniziato il trattamento con ustekinumab, 779 trattamento con etanercept e 1.180 con metotrexato. Il tasso di incidenza di infezione grave aggiustato per il punteggio di propensione è stato, per 1.000 anni-persona, di 18,4 (3 eventi) per i partecipanti esposti a ustekinumab, 25,6 (9 eventi) per quelli trattati con etanercept e 14,9 (8 eventi) per i soggetti sottoposti alla terapia con metotrexato.

Il tasso aggiustato di infezioni ambulatoriali è stato, per 1.000 anni-persona, di 254,9 (39 eventi) con ustekinumab, 435,7 (139 eventi) con etanercept e 433,6 (209 eventi) con metotrexato. Il rapporto di rischio aggiustato delle infezioni ambulatoriali era 0,58 per ustekinumab vs etanercept, 0,66 per ustekinumab vs metotrexato e 0,95 per etanercept vs metotrexato, con rapporti simili sia nel periodo di utilizzo off-label che dopo l’approvazione pediatrica.

«In questi dati non abbiamo trovato alcuna indicazione di un aumento del tasso di infezione grave tra i pazienti trattati con ustekinumab» hanno scritto gli autori. «Abbiamo anzi osservato una riduzione del 42% del rischio di infezioni ambulatoriali rispetto a etanercept e metotrexato».

Un dato rassicurante per medici, pazienti e familiari
«I dati sulle infezioni ambulatoriali negli utilizzatori di ustekinumab hanno mostrato un probabile minor rischio di infezione rispetto ai pazienti pediatrici affetti da psoriasi trattati con metotrexato o con l’inibitore del TNF-alfa etanercept» ha commentato Anna Grossberg, direttore della dermatologia pediatrica presso il Johns Hopkins Children’s Center di Baltimora. «Questo dato non era stato riportato in precedenza e riflette la mia esperienza personale con questo farmaco».

I risultati complessivi dello studio forniscono un ulteriore supporto alla sicurezza dei farmaci biologici e dei trattamenti immunomodulatori sistemici non biologici per la gestione della psoriasi. «Aiuteranno i dermatologi pediatrici a rassicurare i pazienti e le loro famiglie sui rischi di infezione, che sembrano essere piuttosto bassi» ha aggiunto. «In particolare ustekinumab, approvato di recente dalla Fda per la psoriasi pediatrica nei bambini a partire dall’età di 6 anni, non è stato associato a tassi di infezione più elevati rispetto agli altri agenti analizzati in questo studio».

Ha fatto presente alcuni limiti dello studio, tra cui la dipendenza dai dati sui sinistri assicurativi, che possono essere limitanti dal momento che potrebbero non essere note le informazioni su possibili variabili confondenti. «Ad esempio, gli autori sottolineano che i fattori di rischio ambientali e comportamentali per un’infezione grave non possono essere valutati o aggiustati, come anche la gravità della psoriasi dei pazienti» ha osservato.

«Inoltre sono state riportate solo infezioni ambulatoriali che hanno portato alla prescrizione di un antibiotico o di altri farmaci. L’analisi potrebbe quindi non avere considerato i bambini che hanno contratto alcune infezioni virali come il raffreddore o le infezioni dell’orecchio non complicate, che spesso non richiedono una prescrizione di farmaci» ha concluso. «Inoltre non sarebbe in grado di catturare i pazienti che potrebbero essere stati visitati per un’infezione ma che non hanno ricevuto una prescrizione».

Referenze

Schneeweiss MC et al. Risk of Infection in Children With Psoriasis Receiving Treatment With Ustekinumab, Etanercept, or Methotrexate Before and After Labeling Expansion. JAMA Dermatol. 2023 Feb 8;e226325. 

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