Obesità: benefici da un nuovo doppio agonista sperimentale del recettore glucagone/GLP-1, co-sviluppato da Boehringer Ingelheim e Zealand Pharma
Nelle persone che vivono con obesità o sovrappeso, un nuovo doppio agonista sperimentale del recettore glucagone/GLP-1, co-sviluppato da Boehringer Ingelheim e Zealand Pharma, ha consentito una perdita di peso fono al 15%, raggiungendo dopo 46 settimane di trattamento l’endpoint primario di uno studio di fase II di determinazione della dose.
Nel 2016 oltre 1 miliardo di persone in tutto il mondo vivevano con malattie cardio-renali-metaboliche come obesità, diabete di tipo 2, malattie renali croniche, malattie del fegato, insufficienza cardiaca e malattie cardiovascolari. L’obesità è una delle principali sfide per la salute globale e la sua prevalenza a livello mondiale è più che raddoppiata negli ultimi quattro decenni. La World Obesity Federation prevede che entro il 2025 saranno 2,7 miliardi gli adulti che potrebbero convivere con l’obesità o il sovrappeso.
Il nuovo doppio agonista del recettore del glucagone/GLP-1, chiamato per ora BI 456906, attiva sia i recettori del GLP-1 che quelli del glucagone, fondamentali per il controllo delle funzioni metaboliche. Si ritiene che l’attivazione dei due recettori imiti gli effetti complementari della dieta e dell’esercizio fisico sulla perdita di peso, con il GLP-1 che sopprime l’appetito mentre il glucagone aumenta il dispendio energetico. Il glucagone ha inoltre effetti diretti sul metabolismo dei grassi epatici, in grado di ridurne rapidamente i livelli.
BI 456906 è attualmente in fase di valutazione anche in uno studio di fase II in adulti con steatoepatite non alcolica (NASH) e fibrosi epatica (stadi F1/F2/F3), che dovrebbe concludersi nel quarto trimestre del 2023. Il farmaco sperimentale ha ricevuto la designazione Fast Track della Fda per gli adulti con NASH.
Fino al 14.9% di perdita di peso
Lo studio di fase II, randomizzato, a gruppi paralleli, di determinazione della dose, ha coinvolto 387 persone con sovrappeso o obesità (con indice di massa corporea di almeno 27) e senza diabete, confrontando BI 456906 somministrato per via sottocutanea con il placebo nel corso di 20 settimane di aumento della dose di e 26 settimane di mantenimento.
I pazienti in trattamento attivo hanno ottenuto una perdita di peso fino al 14,9% dopo 46 settimane, utilizzando la dose di mantenimento pianificata.
Uno scenario altamente competitivo
Al momento non sono stati comunicati altri dati sulla sperimentazione clinica. Boehringer ha affermato di avere un’analisi della dose di mantenimento effettiva che indica una perdita di peso ancora maggiore, che insieme ad altri risultati saranno resi noti il mese prossimo al congresso dell’American Diabetes Association (ADA).
Tuttavia i dati rilasciati finora rendono difficile stabilire come BI 456906 si posizioni in un mercato sempre più affollato e competitivo. Il doppio agonista GLP-1/GIP tirzepatide di Eli Lilly ha permesso una perdita di peso fino al 22% nel trial SURMOUNT-1 e si attendono gli esiti del secondo studio di fase III che valuta il farmaco nel trattamento dell’obesità.
La valutazione delle potenzialità di BI 456906 al momento risente anche della mancanza di informazioni sui risultati del placebo e sui dati relativi a sicurezza e tollerabilità. Molti pazienti trattati con altri agonisti GLP-1/glucagone riportano infatti effetti collaterali gastrointestinali, come rilevato con pemvidutide di Altimmune che di recente ha presentato i dati ad interim positivi di efficacia a 6 mesi di uno studio di fase III con un tasso piuttosto elevato di interruzioni del trattamento per via degli eventi avversi.