Nei pazienti pediatrici con dermatite atopica da moderata a grave, il trattamento con baricitinib alla dose di 4 mg è stato associato a un miglioramento significativo
Nei pazienti pediatrici con dermatite atopica da moderata a grave, il trattamento con l’inibitore orale selettivo della Janus chinasi 1 e 2 baricitinib alla dose di 4 mg è stato associato a un miglioramento significativo rispetto al placebo in diversi parametri di efficacia, secondo i risultati dello studio BREEZE-AD PEDS pubblicati sul British Journal of Dermatology.
La dermatite atopica è una delle malattie croniche più comuni nell’infanzia, con una prevalenza che va dal 9% circa negli adolescenti al 14% nei bambini da 0 a 4 anni. La sua presentazione è varia, ma include fastidiose manifestazioni cutanee associate a prurito e disturbi del sonno e infezioni cutanee.
Come premesso dagli autori, negli adulti e nei pazienti pediatrici è stata tradizionalmente trattata con emollienti e corticosteroidi topici (a bassa potenza per i casi lievi e a media/alta potenza per i casi da moderati a gravi) per affrontare la disfunzione della barriera cutanea e le anomalie immunitarie. Nei pazienti pediatrici con risposta inadeguata o intolleranza agli steroidi topici o nei casi in cui il trattamento è sconsigliabile o non possibile, è stato approvato l’uso degli inibitori topici della calcineurina, che tuttavia non sempre consentono di ottenere un buon controllo della malattia.
Sono disponibili trattamenti sistemici più recenti, inclusi i biologici (dupilumab per pazienti di età ≥6 mesi e tralokinumab per pazienti di età ≥12 anni) e gli inibitori della Janus chinasi (JAK) (upadacitinib per pazienti di età ≥12 anni e abrocitinib per gli adulti e in fase di studio in pazienti di età ≥12 anni).
«Baricitinib, un inibitore orale selettivo della JAK1/JAK2, è approvato in molti paesi per la dermatite atopica da moderata a grave in pazienti adulti candidati alla terapia sistemica» hanno scritto il primo autore Antonio Torrelo e colleghi del dipartimento di dermatologia dell’Hospital Infantil Universitario Niño Jesús di Madrid, in Spagna. «L’obiettivo di questo studio era valutare l’efficacia e la sicurezza di tre dosi di baricitinib in combinazione con steroidi topici di potenza bassa/moderata nei soggetti pediatrici».
Valutazione di tre dosi di baricitinib nei pazienti più giovani
Lo studio di fase III BREEZE-AD-PEDS, multicentrico, in doppio cieco, controllato con placebo, ha coinvolto 483 pazienti di età compresa tra 2 e 18 anni con dermatite atopica da moderata a grave, assegnati in modo casuale in rapporto 1:1:1:1 a uno dei tre regimi posologici di baricitinib, ovvero 1 mg, 2 mg o 4 mg, oppure placebo per 16 settimane. I partecipanti dovevano avere una storia di risposta inadeguata ai corticosteroidi topici nei 6 mesi precedenti e una risposta inadeguata/una storia di intolleranza agli inibitori topici della calcineurina oppure una risposta inadeguata ai trattamenti sistemici.
L’obiettivo primario era dimostrare la superiorità di ciascuna dose di baricitinib più steroidi topici rispetto al placebo più steroidi topici alla settimana 16 in funzione del raggiungimento di un punteggio di 0/1 (pelle libera o quasi libera da lesioni) nel validated Investigator Global Assessment per la dermatite atopica (vIGA-AD) con un miglioramento di almeno 2 punti rispetto al basale.
Gli endpoint secondari erano la percentuale di pazienti che otteneva un miglioramento del 75% e del 90% nell’Eczema Area and Severity Index (EASI 75, EASI 90), un miglioramento del 75% nello SCORing Atopic Dermatitis (SCORAD 75), la variazione media dell’EASI rispetto al basale e la percentuale di pazienti con un miglioramento di 4 punti nella scala di misurazione del prurito (Itch Numeric Rating scale (NRS)) per i pazienti con almeno 10 anni età.
Raggiunti tutti gli endpoint con la dose da 4 mg
I risultati a 16 settimane hanno mostrato che baricitinib alla dose di 4 mg era associato a un miglioramento significativo rispetto al placebo in termini di vIGA-AD 0/1 con un miglioramento di almeno 2 punti e al raggiungimento di tutti gli endpoint secondari (P<0,05 per tutti). Le altre dosi non hanno raggiunto la significatività statistica negli endpoint primari o secondari rispetto al placebo.
Un’analisi sui dati aggiustati per la non molteplicità ha anche evidenziato che baricitinib 4 mg ha prodotto un beneficio significativo rispetto al placebo nella capacità di addormentarsi e nella riduzione dell’uso di corticosteroidi topici (P<0,05 per entrambi).
Le interruzioni della terapia dovute a eventi avversi si sono verificate nell’1,6% dei pazienti nel gruppo placebo e nello 0,6% di quelli trattati con qualsiasi dose di baricitinib. Sono stati osservati tassi simili, di circa il 50%, per gli effetti collaterali emergenti dal trattamento in entrambi i gruppi, in gran parte considerati dai ricercatori di entità lieve o moderata.
Non sono stati segnalati decessi. I ricercatori non hanno osservato eventi tromboembolici venosi, eventi trombotici arteriosi, eventi cardiovascolari avversi maggiori, tumori maligni, perforazioni gastrointestinali o infezioni opportunistiche, secondo i risultati.
«I risultati dello studio indicano che baricitinib rappresenta una potenziale opzione terapeutica con un favorevole profilo beneficio-rischio per i pazienti pediatrici con dermatite atopica da moderata a grave che sono candidati per le terapie sistemiche» hanno concluso gli autori.
Referenze
Torrelo A et al. Efficacy and safety of baricitinib in combination with topical corticosteroids in pediatric patients with moderate-to-severe atopic dermatitis with inadequate response to topical corticosteroids: results from a phase 3, randomized, double-blind, placebo-controlled study (BREEZE-AD PEDS). Br J Dermatol. 2023 Mar 31;ljad096.