A Roma lunedì 24 luglio sciopero Atac e Cotral: a rischio bus e metro. Il blocco riguarderà anche i collegamenti eseguiti dalla rete gestita dal consorzio privato Roma Tpl
Lunedì 24 luglio è in programma uno sciopero nazionale di quattro ore proclamato da Usb. Per quanto riguarda Roma e i trasporti, sulla rete Atac lo sciopero sarà dalle ore 8.30 alle ore 12.30 e riguarderà anche i collegamenti eseguiti da altri operatori in regime di subaffidamento, quindi anche la rete gestita dal consorzio privato Roma Tpl. Il servizio sarà garantito sino alle ore 8.29; poi, sino alle ore 12.30 le corse non saranno garantite sull’intera rete. Alle ore 12.30 è prevista la ripresa del servizio.
Durante lo sciopero, nelle stazioni della rete metroferroviaria che resteranno, eventualmente aperte, non sarà garantito il servizio di scale mobili, ascensori e montascale. Durante lo sciopero non sarà garantito il servizio delle biglietterie; i parcheggi di interscambio resteranno aperti. Il servizio delle biglietterie on-line resta sempre attivo.
COTRAL: LUNEDÌ SCIOPERO USB DI 4 ORE
Il prossimo lunedì 24 luglio l’organizzazione sindacale Usb ha indetto uno sciopero della durata di 4 ore con astensione dalle prestazioni lavorative dalle 8:30 alle 12:30.
CORSE BUS – Saranno garantite tutte le corse dei bus fino alle 8:30 e quelle alla ripresa del servizio alle 12:31.
LINEE FERROVIARIE METROMARE E ROMA-VITERBO – Il personale delle linee ferroviarie Metromare e Roma Viterbo garantirà il servizio fino alle 08.30 e dalla prima partenza prevista dopo la conclusione dello sciopero. Tutte le informazioni sulla modalità di sciopero saranno disponibili sul sito internet cotralspa.it e sull’account Twitter@BusCotral.
Di seguito le motivazioni poste a base della vertenza dell’organizzazione sindacale: per la cancellazione degli aumenti delle tariffe dei servizi ed energia, congelamento e calmiere dei prezzi dei beni primari e dei combustibili; per il blocco delle spese militari e dell’invio di armi in Ucraina, nonché investimenti economici per tutti i servizi pubblici essenziali; per il superamento dei penalizzanti salari d’ingresso garantendo l’applicazione contrattuale di primo e secondo livello ai neo assunti; per la necessità di modificare l’ossessionante e vizioso criterio che, inneggiando al risparmio, vede bruciare fior di soldi pubblici attraverso appalti e subappalti ad aziende che offrono servizi di scarsa qualità e lavoro sottopagato, garantendo ad esse profumati profitti; per la sicurezza dei lavoratori e del servizio, introduzione del reato di omicidio sul lavoro; per il salario minimo per legge a 10 euro l’ora contro la pratica dei contratti atipici e precariato; per il libero esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali; per una legge sulla rappresentanza che superi il monopolio costruito sulle complicità tra le OO.SS. e le associazioni datoriali di categoria. Al precedente sciopero nazionale della durata di 4 ore dell’organizzazione sindacale Usb dell’11/11/2022 ha aderito il 6,2% dei dipendenti in servizio nella fascia oraria interessata dall’agitazione.