Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’impatto delle malattie trasmesse dalle zanzare è in aumento a livello globale
Le zanzare sono sicuramente l’infestante più fastidioso e temuto dell’estate: di giorno, di notte, all’aperto o al chiuso, questi piccoli insetti sono sempre più presenti nelle nostre zone e rappresentano un vero e proprio rischio per la salute dell’uomo.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’impatto delle malattie trasmesse dalle zanzare è in aumento a livello globale. Ciò è particolarmente preoccupante per l’Europa, dove la combinazione di globalizzazione e cambiamenti climatici comporta la diffusione di nuovi vettori in grado di trasmettere malattie come la Dengue, la Zika o la Chikungunya. In effetti, paesi mediterranei come l’Italia, la Francia e la Spagna – tra gli altri – hanno subito diversi focolai di questi arbovirus (virus trasmessi da zanzare, zecche e altri artropodi) negli ultimi anni. Inoltre, altri arbovirus come il West Nile Virus sono ormai considerati radicati in Europa, con un elevato numero di casi umani ogni anno, soprattutto nei Paesi dell’Europa meridionale.
Come detto, a causa del riscaldamento globale, è importante sottolineare anche l’aumento dell’attività delle zanzare in Europa. “Normalmente, durante i mesi più freddi, le specie di zanzare comuni ai Paesi dell’Europa meridionale vanno in letargo, adottando ‘una fase di resistenza”, afferma Rubén Bueno Mari, direttore tecnico di Rentokil Initial per il controllo dei vettori in Europa e past president dell’Associazione europea per il controllo delle zanzare. “Questa situazione sta cambiando e ora osserviamo un’attività delle zanzare durante tutto l’anno, il che equivale a un aumento delle punture di zanzara e dei rischi per la salute pubblica”.
Con l’innalzamento delle temperature e la proliferazione di questi insetti infestanti, secondo i dati raccolti da Rentokil, azienda specializzata nel monitoraggio e controllo degli infestanti del gruppo Rentokil Initial, il mercato globale del controllo delle zanzare passerà dalla cifra di 1,6 miliardi di dollari registrati nel 2021 a 2,1 miliardi di dollari entro il 2026, con un tasso di crescita annuale composto stimato del 5,8%.
I fattori alla base di questa situazione sono complessi e multifattoriali. “Nuovi vettori sono arrivati in Europa negli ultimi decenni e si sono ormai radicati nel nostro continente”, afferma il dottor Ruben Bueno Mari. La zanzara tigre asiatica (scientificamente chiamata Aedes albopictus) è oggi presente in più di 20 Paesi europei ed è uno dei principali vettori della febbre Dengue a livello mondiale. Oltre alla zanzara tigre asiatica, altre zanzare invasive sono state recentemente registrate in Europa e stanno causando notevoli fastidi in molte aree.
Nel 2022 il Centro europeo di controllo delle malattie (ECDC) [1] ha ricevuto un totale di 18.526 nuove segnalazioni di zanzare invasive a livello amministrativo regionale, il che rappresenta un aumento del 250% rispetto al 2021. Questo dato mostra chiaramente il crescente impatto di questi insetti in Europa e indica quanto il problema delle zanzare invasive sia in aumento.
Per fronteggiare questa situazione, Rentokil ha recentemente sviluppato una “Blood Room” nel suo centro di innovazione del Regno Unito per studiare il comportamento delle zanzare e di altri insetti.
“Questo laboratorio innovativo aumenterà le nostre conoscenze e competenze negli anni a venire”, ha dichiarato Greg Murray Entomologo responsabile del laboratorio di zanzare nel Power Center di Rentokil “La nostra Blood Room ospita zanzare larvali in vaschette d’acqua e le zanzare adulte in gabbie di tessuto che si sono perfettamente adattate alla struttura, le nutriamo con sangue umano proveniente dal servizio sanitario nazionale e sottoposto a controlli per le malattie. Questo ci permette di testare alcune innovazioni (come nuove trappole, nuovi insetticidi, ecc.) in condizioni di laboratorio prima di lanciare le nostre soluzioni innovative sul mercato.”
Cosa si può fare per ridurre i rischi?
Il controllo dei vettori è di solito una responsabilità condivisa tra le amministrazioni locali e regionali che collaborano per attuare programmi di controllo nelle aree pubbliche. Allo stesso tempo, anche i cittadini dovrebbero avere qualche accortezza maggiore per contrastare le zanzare.
- L’odore di una persona è diverso e unico per ognuno, per questo è possibile che alcuni siano maggiormente attaccati dalle zanzare. In particolare, diverse sostanze chimiche presenti nella nostra pelle e nel sudore, come l’acido lattico o l’ottenolo, agiscono come un potente attrattore per le femmine di zanzara. Per questo è importante evitare alcuni alimenti e bevande che possono aumentare il rilascio di attrattivi chimici attraverso la nostra pelle, come ad esempio l’alcol. È stato infatti dimostrato che le persone che hanno bevuto determinate quantità di alcol sono di solito più attraenti per diverse specie di zanzare, e questo perché espellono una maggiore quantità di sudore che altera l’odore del proprio corpo e potrebbero anche subire piccoli aumenti di temperatura, anch’essa un fattore solitamente rilevato dalle zanzare per pungere. Anche la CO2 che espiriamo quando respiriamo è una fonte di attrazione rilevante per le zanzare.
- Qualche consiglio pratico per evitare di essere morsi: indossare vestiti con le maniche lunghe aiuta, soprattutto se hanno un basso contrasto visivo. Anche una leggera brezza o un flusso d’aria tende a scoraggiare il volo delle zanzare, quindi sedersi vicino a un ventilatore o a un condizionatore aiuterà.
In accordo con le Pubbliche Amministrazioni, inoltre, Rentokil realizza campagne di sensibilizzazione per la lotta contro le zanzare. L’obiettivo è quello di creare consapevolezza nei cittadini sui rischi legati alla presenza di questo infestante ed incoraggiare comportamenti responsabili tramite la distribuzione di materiali informativi e confezioni‐campione di prodotti larvicidi.
In questa sfida è necessario essere coesi ed unire le forze per raggiungere risultati più significativi e duraturi.
[1]https://www.ecdc.europa.eu/en/disease-vectors/surveillance-and-disease-data/mosquito-maps