La Bce alza ancora i tassi: + 25 punti base, stangata per i mutui


La Bce alza ancora i tassi: più 25 punti base, ora al 4,25%. Tajani: “Si rischia la recessione”. L’Unione Nazionale Consumatori: “Una rovina per chi ha un mutuo a tasso variabile”

mutui fissi under 36

Il Consiglio direttivo della Bce ha deciso di innalzare di 25 punti base i tre tassi di interesse di riferimento. Pertanto, i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale saranno innalzati rispettivamente al 4,25%, al 4,50% e al 3,75%, con effetto dal 2 agosto 2023. È quanto riferisce la Banca centrale che spiega: “L’inflazione continua a diminuire, ma ci si attende tuttora che rimanga troppo elevata per un periodo di tempo troppo prolungato. Il Consiglio direttivo è determinato ad assicurare il ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo del 2% nel medio termine”.

BCE. TAJANI: ERRORE NUOVO RIALZO TASSI, RISCHIO RECESSIONE

È un errore continuare ad alzare i tassi di interesse. Si danneggiano imprese e famiglie e si rischia la recessione. Non solo, si fanno anche alzare i mutui”. Con queste parole, spiega la Dire (www.dire.it), il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, segretario di Forza Italia, commenta con Affaritaliani.it il nuovo rialzo dei tassi di interesse dello 0,25% da parte della Banca Centrale Europea.

UNC: STANGATA DA 20 EURO AL MESE, 240 ALL’ANNO

La Banca centrale europea ha alzato i tassi d’interesse di un quarto di punto percentuale, portando quello sulle operazioni di rifinanziamento principali dal 4 al 4,25%. “Prosegue la stretta monetaria della Bce. Una cura che non è più dannosa della malattia, ma che certo ha tanti effetti collaterali e, soprattutto, è meno efficace di una politica fiscale mirata, sia a livello italiano, se venissero reintrodotti gli sconti sulle bollette di luce e gas, che europeo, dove ci si è limitati a fissare un tetto al prezzo del gas” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

Una rovina per chi ha un mutuo a tasso variabile e per le famiglie e le imprese che devono chiedere un prestito. Considerando l’ultimo Taeg comunicato da Bankitalia, 4,58 per cento, l’importo e la durata media di un mutuo, un rialzo dei tassi di 25 punti percentuali corrisponde, nel caso di un pieno trasferimento sull’Euribor, ad un aumento della rata, per chi sottoscrive ora un mutuo a tasso variabile, pari a 20 euro al mese. Una stangata annua pari in media a 240 euro. Un rincaro che, considerato che in Italia i piani di ammortamento sono alla francese, vale per chi ha sottoscritto da poco il contratto e ha ancora una quota di interessi molto alta, ma che ovviamente va diminuendo man mano che il mutuo si avvicina alla sua scadenza e si paga quasi soltanto la quota capitale” conclude Dona.