Pnrr: la Commissione europea invia all’Italia la terza rata


Esulta il governo Meloni: la Commissione Ue ha dato il via libera alla terza rata dei fondi per il Pnrr e ha approvato le modifiche ai progetti oggetto della quarta rata

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La Commissione Ue ha dato il via libera alla terza rata dei fondi per il Pnrr e ha, contestualmente, approvato le modifiche ai progetti oggetto della quarta rata.

“Sono molto soddisfatta della decisione di oggi della Commissione europea, che ha deliberato il pagamento della terza rata del Pnrr e ha approvato le modifiche proposte dal Governo sulla quarta rata- commenta la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni-. Un grande risultato che consentirà all’Italia di ricevere i 35 miliardi di euro previsti per il 2023 e che è frutto dell’intenso lavoro portato avanti in questi mesi e dalla forte sinergia del Governo con la Commissione europea. E per questo ringrazio in modo particolare la presidente von der Leyen. Desidero ringraziare anche il Ministro Fitto e tutti i Ministeri che hanno consentito di centrare questo obiettivo. Continueremo a lavorare in questa direzione nell’interesse dei nostri cittadini, delle nostre famiglie e delle nostre imprese”.

URSO: “BENE OK COMMISSIONE UE, COSÌ RILANCIAMO SISTEMA IMPRESE

Dal ministero delle Imprese e del Made in Italy giunge “grande soddisfazione” per il via libera della Commissione UE alla terza rata del PNRR e la contestuale approvazione delle modifiche per la quarta rata. “Così rilanciamo il sistema delle imprese nella sfida globale, accelerando sulla tecnologia green e digitale. Sono pronti i provvedimenti esecutivi a cui abbiamo lavorato mentre il ministro Fitto concludeva positivamente le trattative con Bruxelles. Fiduciosi nel consenso del Parlamento. Ora più crescita, più sviluppo, più occupazione. Mettiamo il turbo al motore ecologico e digitale dell’Italia”. Lo dice il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.

Sul fronte delle imprese “sono stati destinati al Mimit oltre 7,8 miliardi, a cui possono aggiungersi i 400 milioni destinati al Masaf in favore delle imprese agroalimentari e i 2,3 miliardi al Mase per la realizzazione dei progetti di Snam, Terna ed Enel per le reti energetiche ed elettriche”, segnala una nota Mimit. Attraverso il Piano Transizione 5.0, con una dotazione di 4 miliardi di euro, “sarà possibile sostenere le imprese negli investimenti necessari a realizzare progetti tesi al perseguimento di obiettivi di transizione ecologica e digitale”. Inoltre, “sarà possibile garantire, con una dotazione di 2 miliardi, il supporto alla transizione ecologica del sistema produttivo e alle filiere strategiche per le net zero technolgies, consistente concessione di incentivi alle imprese tramite strumenti di finanziamento esistenti sia per investimenti utili alla decarbonizzazione dei processi produttivi sia per il supporto alle filiere più strategiche per la produzione di tecnologie verdi”. La Nuova Sabatini green, anch’essa prevista nel pacchetto revisione PNRR e RepowerEU per 320 milioni, “permetterà alle PMI di accedere a incentivi per l’acquisto di impianti e connesse tecnologie digitali che consentano la produzione diretta di energia da fonti rinnovabili, nell’ambito di programmi di investimento per migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e/o dei processi produttivi”. Infine, con una dotazione di 1,5 miliardi sarà introdotto il credito d’imposta per l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili, “per sostenere le imprese nella realizzazione di investimenti in impianti – e connesse tecnologie digitali – per la produzione diretta di energia da fonti rinnovabili”.