Esplorando le sfumature emotive: lo studio delle emozioni complesse nella vita di tutti i giorni in una ricerca condotta dal Cnr
“Quale è l’emozione che si prova in una situazione di ambigua intensità di un contatto visivo?”
Difficile stabilirlo sulla base delle sei emozioni universalmente condivise!
A dirlo una ricerca condotta dai ricercatori dell’Università di Bologna, in collaborazione con l’Istituto di scienze e tecnologie della cognizione del Cnr di Roma e con l’Università di Messina.
Sotto la guida del professor Aldo Gangemi (Università degli Studi di Bologna e Cnr-Istc), la studentessa dell’Ateneo Bolognese Sara Coppini e la ricercatrice Chiara Lucifora (Università degli Studi di Bologna e Cnr-Istc), affiancati dal professor Carmelo M. Vicario (Università degli Studi di Messina), hanno tessuto un filo sottile tra le scienze cognitive e l’Intelligenza Artificiale al fine di svelare le emozioni che si celano dietro situazioni di vita reale.
I ricercatori si sono lanciati in un’avventura affascinante, tracciando una mappa dei sentimenti nascosti, prendendo come punto di partenza il “Dictionary of Obscure Sorrow” di Koenig. Attraverso questa lente, lo studio ha rivelato che una vasta gamma di emozioni si librano audacemente al di là delle categorie standard.
Ciò che è emerso da questo viaggio è un vasto panorama di emozioni, che vanno ben al di là delle sei emozioni (gioia, paura, rabbia, tristezza, disgusto, sorpresa) universalmente riconosciute.
Questo indica chiaramente che la vita quotidiana è intrisa di esperienze emozionali complesse e sfumate, che non possono essere facilmente catalogate.
Inoltre, i risultati hanno rivelato che coloro che soffrono di alessitimia, ovvero l’incapacità di riconoscere ed esprimere le emozioni, tendono a rifugiarsi più spesso nelle categorie standard di emozioni.
Questo studio getta le basi per una nuova visione dell’importanza di indagare le emozioni nel loro contesto naturale, esplorando il legame intricato tra le emozioni e l’ambiente che ci circonda. Le emozioni non sono semplici fenomeni isolati, ma fanno parte del tessuto stesso dell’esperienza umana, intrecciandosi con il nostro mondo interiore e l’interazione con l’esterno.
Aveva forse ragione Shakespeare nel sostenere che “vi sono più cose in cielo ed in terra di quante ne sogni la filosofia” (Cit. Shakespeare in Amleto).
I risultati di questa ricerca sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista Scientific Reports di Springer Nature.
Lo studio ci invita a scoprire un universo di emozioni sconosciute, che attende pazientemente di essere esplorato.
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