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Galenica proiettata sulle terapie personalizzate

Cinque Società Scientifiche dicono no alla sostituibilità automatica di un farmaco biologico con il biosimilare: inviato documento all’AIFA

Per la Società Italiana dei Farmacisti Preparatori-SIFAP la galenica non è mai superata. Oggi si vede rilanciata sul fronte più avanzato delle terapie personalizzate

La galenica non è mai superata. Anzi: oggi si vede rilanciata sul fronte più avanzato delle terapie personalizzate, proprio in un periodo storico in cui segnali di carenza e indisponibilità richiamano l’attenzione sulle preparazioni magistrali. Ed ecco dunque che l’evento con cui la Società Italiana dei Farmacisti Preparatori-SIFAP festeggia i suoi primi trent’anni di vita assume un valore particolarmente significativo, perché rilancia una professione sulla frontiera più avanzata della sanità.

30 anni insieme per la Galenica. Evoluzione di un Impegno Magistrale” è stato il Congresso Nazionale con cui la Società ha festeggiato il suo compleanno, riflettendo su un passato importante (l’atto costitutivo porta la data del 26 febbraio 1993) e domandandosi cosa significhi oggi parlare di galenica e di farmacisti preparatori.

Un interrogativo a cui la presidente e socio fondatore di SIFAP, Paola Minghetti (Presidente Comitato di Direzione, Facoltà di Scienze del Farmaco, Università degli Studi di Milano) risponde così: “Oggi parlare di farmacista preparatore ha un significato completamente diverso dalle origini, quando il preparato magistrale era lo standard del medicinale. Oggi il preparato allestito in farmacia risponde in modo specifico alle esigenze terapeutiche che l’industria non riesce a soddisfare. Questo professionista oggi risponde concretamente alle necessità terapeutiche del singolo paziente, allestendo il medicinale personalizzato per fornire la terapia ottimale, e spesso si trova a sopperire alle carenze di farmaci di origine industriale nel normale circuito distributivo. Possiamo dire quindi che oggi il farmacista preparatore è uno dei maggiori interpreti della sanità personalizzata, quella delle terapie tagliate su misura”.

Il farmacista preparatore ha avuto il suo momento di maggior pressione nell’emergenza pandemica. Durante le ondate di SARS.CoV.2 i prodotti industriali per la sanificazione del corpo e degli ambienti sono andati presto esauriti, e proprio le farmacie aperte al pubblico e ospedaliere si sono attivate per allestire preparati nel laboratorio e fronteggiare con successo l’emergenza sanitaria. “In quel periodo – precisa Minghetti – sono nate le istruzioni operativa per il Gel mani, quelle per i microclismi di diazepam indispensabili nell’epilessia infantile, le sospensioni di paracetamolo e di ibuprofene e le innumerevoli istruzioni per la ripartizione dei vaccini prodotte in collaborazione tra SIFAP e SIFO”. Poi, per fortuna, la pressione pandemica è venuta meno, ma gli esperti di galenica non hanno diminuito l’attenzione. E dunque qual è la centralità operativa contemporanea di questa figura? “Direi che è un ruolo rilevante sia scientificamente che socialmente”, dichiara la presidente SIFAP, “perché stiamo parlando di una professione salvavita per quei pazienti per i quali l’industria non fornisce il farmaco necessario. Pensiamo ad esempio alle malattie rare: la nostra figura diventa indispensabile proprio quando il farmaco preparato è l’unica soluzione per migliorare la qualità della vita del paziente stesso, se non addirittura per permettergli la sopravvivenza”.

Se questo è lo scenario della professione e della sua Società di riferimento – SIFAP è nata grazie alla spinta di Marcello Marchetti, indimenticato professore di Legislazione e tecnica farmaceutica, è stata riconosciuta come società scientifica nel 2018 ed oggi registra la presenza di oltre 600 soci – quali sono dunque gli obiettivi del Convegno di Roma, che si è proposto come ponte tra tre decenni di storia ed un futuro certamente impegnativo?

Conclude Paola Minghetti: “Direi che gli obiettivi sono stati principalmente due: da un lato un doveroso ringraziamento a chi ha contribuito all’attività di SIFAP in questi anni, dai soci fondatori a tutti i consiglieri e ai delegati regionali nonché alle altre Associazioni di categoria che ci hanno sempre sostenuto e attribuito un ruolo centrale. A questo si aggiunge la scelta di SIFAP di ascoltare durante l’evento di dialogare con autorità, medici, farmacisti e pazienti raccogliendo i bisogni e le criticità che tutti vivono nella loro quotidianità affinché la filiera del preparato galenico sia sempre tempestiva e competente nelle sue azioni e risposte professionali”.

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