Reddito di cittadinanza, la ministra Calderone: “Proteste amplificate, a Napoli c’erano 30 persone davanti all’Inps. Non c’è una segnalazione di tensione”
“Non ho una segnalazione in questo senso, non c’è una segnalazione di tensione. I numeri sono gestibili, quello che farò al Senato oggi nell’informativa: dirò che la situazione si può gestire“. Lo dice la Ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Elvira Calderone, a Rtl 102.5. Per Calderone “occorre incrociare domande e offerta lavoro, che finora non ha funzionato. Nessuno sarà lasciato indietro. Con la conversione il legge, abbiamo messo in protezione quei nuclei familiari che hanno condizioni di fragilità diverse e complesse. 88 mila persone non vedranno finire il rdc fino a dicembre 2023 per poi transitare nel nuovo assegno di inclusione”. “L’importo di 350 euro al mese di supporto per la formazione al lavoro, ricordo, è per la singola persona. Quindi se il nucleo familiare ha più soggetti che si spingono al programma la somma di 350 euro è per ogni singola persona”, precisa la Ministra.
“Prima di tutto facciamo chiarezza, credo sia importante: i percettori del reddito, considerati occupabili, hanno ricevuto un sms dall’Inps che dava indicazione della fine del percorso, che arriva dalla Manovra 2023. Ora è importante dire questo: contrariamente a quello scritto nell’sms, non è necessario andare ai servizi sociali per i fragili che continueranno a percepirlo fino a dicembre 2023“, precisa la ministra. “Probabilmente l’sms era scritto in un modo che non ha dato rassicurazione ed ha creato tensioni– aggiunge-, ampiamente amplificate visto che abbiamo chiesto l’informativa al ministro dell’Interno per le proteste di piazza. A Napoli, c’erano 30 persone davanti all’Inps“, continua la Ministra. “Oggi scriverei che lo strumento del RDC finisce però contemporaneamente dal 1 settembre parte una nuova misura, chi si attiva in questo percorso sarà messo in protezione attraverso un percorso che conduce ad un’esperienza lavorativa”, sottolinea.