“Tra i rami dell’arte”: ospiti prestigiosi artisti italiani e internazionali parteciperanno, con le loro opere, alla rassegna in programma dall’11 al 13 agosto, a Tarquinia (VT)
Ospite d’eccezione di quest’anno l’artista multidisciplinare e architetto Claudia Scarsella, di origine viterbese, che ha conquistato da oltre 15 anni il panorama internazionale. È considerata dai galleristi di tutto il mondo tra le artiste contemporanee più eclettiche ed interessanti del momento. Il suo alfabeto espressivo è il collage in cui assembla fotografie, disegni a mano libera, trame grafiche che si traducono in sculture, installazioni e patterns che vengono applicati a prodotti di celebri brand come Seletti o utilizzati per lussuose decorazioni di interni realizzando tessuti e pregiate carte da parati. Nel 2001 un suo progetto è stato esposto al Victoria and Albert Museum di Londra, nel 2010 ha vinto il Premio Mondadori, Targa Oro sezione grafica, nel 2014 ha realizzato una campagna per Vogue Italia e dal 2021 le sue opere sono parte della Soho House Collection.
L’edizione 2023 di “Tra i rami per l’arte” si caratterizza per la presenza di tanti nuovi artisti italiani e stranieri. Gallerista per oltre dieci anni a Zurigo, lo scultore Antonio Fiacco ha partecipato alla realizzazione del MAACK, Museo d’arte contemporanea Kalenarte a Casacalenda (Campobasso). Nel 2021 a Milano, in occasione della Fashion Week, ha realizzato un’opera interpretando le tematiche di un universo sostenibile in mostra in piazza Duomo. Ha esposto in Svizzera, Austria, Germania, Italia e negli Stati Uniti. Dopo una vita trascorsa a Zurigo e dieci anni in Puglia, nel 2022 si è trasferito nel Lazio e rimane colpito dalla Tuscia. Lascia sullo sfondo la scultura per dedicarsi alla pittura. “Lo scorso anno ha visitato la rassegna ed è rimasto affascinato dal parco “Felice De Santis” – spiegano gli organizzatori -. Presenterà alcuni dei lavori dedicati ai paesaggi della costa che lo “attraggono per la loro quasi mancanza di presenza umana””.
Installazioni artistiche “site-specific” saranno proposte dall’artista viterbese Mariella Gentile, protagonista recentemente al Festival Eoliè 23, con “Underwater”, mostra visitabile nei fondali marini della secca di Capistello. “Mariella Gentile è innamorata del parco “Felice De Sanctis” – affermano gli organizzatori -. Presenterà una serie di installazioni pensate e realizzate per la mostra con il fine di creare un legame profondo tra le sue opere e la natura che le deve accogliere e raccontare attraverso la perfetta simbiosi tra acqua, terra, vegetazione e cielo. Il suo è un viaggio esperenziale che vedrà le opere collocate in tre punti diversi del percorso espositivo, con un messaggio chiaro per i visitatori: “tutto è possibile, tutti gli elementi della terra sono il nostro paradiso in cui la mela di Eva non è stata ancora mangiata…””.
La rassegna parlerà anche francese con il fotografo e pittore plastico Jean-Christophe De Clercq, che vive e lavora ad Auvergne. Ha esposto in prestigiosi musei, gallerie ed expo in giro per l’Europa come la Fondazione Louis Vuitton di Parigi. Fine disegnatore contemporaneo iniziato da Ung-No Lee, uno dei più grandi maestri della calligrafia e pittura coreana, incanta per la potenza delle sue linee essenziali che rappresentano non forme, non figure ma flussi, energie, espressi da un artista atipico e in una dimensione ascetica circondata da un mondo di rumore. “I visitatori avranno la possibilità di conoscere e apprezzare alcune opere rappresentative – dicono gli organizzatori -, che il critico Jacques Henric descrive da “il massimo effetto con il minimo sforzo””.
La positiva esperienza con l’artista messicano Ernesto Muniz, ha spinto i promotori di “Tra i rami per l’arte” a guardare ancora una volta al Sud America, con le tre artiste Eugenia Latino, Mariela Bohl e Daniela di Francesco. Argentina, Eugenia Latino esporrà alla rassegna le sue potenti sculture in acciaio e materiale metallico. “Un equilibrio perfetto tra forza e dolcezza femminile contraddistingue le sue sculture – sottolineano gli organizzatori -. Con la sua capacità di creare opere d’arte utilizzando parti in ferro da motociclette e automobili esprime un messaggio preciso trasmesso da suo padre: “una donna deve imparare tutto ciò che può e farsi valere per quello che è, indipendente e libera””.
Peruviana, di Lima, la ceramista Mariela Bohl ha esposto in Sud America e altre parti del mondo, tra cui Stati Uniti, Germania e Spagna. I suoi lavori sono esportati in Brasile, California, Miami, Londra e Stoccarda, incontrando non solo il consenso della critica ma anche quello del pubblico “La natura è il suo ossigeno – dicono gli organizzatori -. Il colore e la forma delle opere, realizzate in ceramica, resina e argento, che ha scelto di portare in Italia, sono il suo omaggio alla frutta e alla verdura e al mondo agricolo, estremamente moderni, sono intrisi di imprescindibile sensualità”.
Altra importante presenza quella di Stefania Mecucci. Ceramista e scultrice viterbese vive a Roma da diversi anni. Ha partecipato a numerose mostre ed esposizioni in Italia, in Europa e nella Città del Vaticano. Dalla sua personale introspettiva analisi dell’aspetto umano legato alla sostanza spirituale delle persone, ha scelto di portare a Tra i rami dell’arte una grande opera in terracotta che rappresenta una figura ieratica, al di sopra delle emozioni, che vuole ergersi sopra la fisicità. Si identifica come qualcosa di debole e precario che si ancora al terreno. Fa parte del tempo attuale immersa nel reale e nella natura, ma è anche intrisa del passato che la sublima rendendola quasi cronologicamente decontestualizzata. “Da queste considerazioni l’artista ha pensato di poterla ben collocare all’interno del parco “Felice De Sanctis” in cui – evidenziano gli organizzatori -, a sua detta, l’anima, che è l’ampliamento più nascosto ed estremo della natura, non può prescindere dalla natura stessa”.
Visual artist, fotografa peruviana, Daniela Di Francesco, ha studiato a Milano per poi ritornare in Sudamerica, lavorando a Caracas, e, infine, trasferirsi a New York. “Proporrà una selezione di fotografie tratte dalla sua ultima serie di opere – dichiarano gli organizzatori -. Frazionare e riunire, segmentare e ricomporre, sfumare e ingrandire, dettagliare ed elaborare oggetti e soggetti in chiave autobiografica è il suo obiettivo”.
A “Tra i rami per l’arte” l’emergente disegnatore e illustratore romano Fabio Savina sarà presente con un vibrante e rigoroso “story telling”, in bianco e nero, che ricorda le pellicole cinematografiche dei film noir anni 50. “Prendendo ispirazione dalla “Divina Commedia” di Dante – mettono in evidenza gli organizzatori – Fabio Savina ha creato una serie di storie dove i protagonisti sono interpretati dai personaggi delle favole, immaginandoli però reali. In questo “Prologo” ha scelto il racconto del “Mago di Oz” dove una ragazza di nome Dorothy inizia il suo viaggio attraverso la “selva oscura” che la condurrà fino alle porte dell’Inferno. I protagonisti, rivisitati in chiave moderna e Dark, raccontano la loro storia legata alle debolezze ai desideri e alle paure che caratterizzano l’animo umano”.