Distrofia di Duchenne: L’Fda ha concesso a Sarepta Therapeutics un’approvazione accelerata per Elevidys (delandistrogene moxeparvovec-rokl)
L’Fda ha concesso a Sarepta Therapeutics un’approvazione accelerata per Elevidys (delandistrogene moxeparvovec-rokl) per il trattamento di pazienti ambulatoriali affetti da distrofia muscolare di Duchenne (DMD) di età compresa tra i 4 e i 5 anni, rendendola la prima terapia genica per questa malattia.
L’amministratore delegato Doug Ingram ha dichiarato che la decisione segna un “momento epocale” per il trattamento della DMD e “ci avvicina al nostro obiettivo di proporre un trattamento che abbia il potenziale di alterare la traiettoria di questa malattia degenerativa”.
La decisione dell’ente regolatorio statunitense era prevista per la fine di maggio, ma la scadenza è stata posticipata al 22 giugno per consentire all’agenzia di completare l’esame, comprese le negoziazioni finali sull’indicazione e le discussioni sugli impegni post-marketing, ha dichiarato Sarepta in quell’occasione.
Il ritardo è arrivato sulla scia di un panel consultivo della FDA che ha appoggiato di stretta misura un’approvazione accelerata per la terapia genica basata su vettori AAV. Il trattamento, noto anche come SRP-9001, è stato testato su pazienti DMD deambulanti di età compresa tra i 4 e i 7 anni. Tuttavia, alla fine di maggio, dopo aver discusso con la FDA, Sarepta ha dichiarato che l’agenzia era propensa a concedere l’approvazione accelerata in un gruppo di età più ristretto, quello dei pazienti di età compresa tra i 4 e i 5 anni.
Ponderazione dei rischi, necessità non soddisfatte
La FDA ha dichiarato venerdì che, nel prendere la sua decisione, ha “considerato i potenziali rischi associati al farmaco, la natura minacciosa e debilitante della malattia per questi bambini e l’urgente necessità medica non soddisfatta”.
La richiesta è stata sostenuta da risultati contrastanti della Fase II, in cui Elevidys ha avuto successo sul principale endpoint biologico dell’espressione della proteina microdistrofina, ma non ha mostrato differenze significative rispetto al placebo su un endpoint funzionale misurato dal North Star Ambulatory Assessment (NSAA). Prima della riunione del comitato consultivo di maggio, gli scienziati della FDA avevano espresso una serie di preoccupazioni sulla richiesta di Sarepta, concludendo infine che gli studi clinici sulla terapia genica non avevano “fornito prove inequivocabili” di un beneficio nei pazienti ambulatoriali con DMD. Il gruppo ha inoltre sollevato dubbi sulla sicurezza delle terapie geniche basate su vettori AAV come classe di trattamento, chiedendosi se la reattività incrociata possa impedire ai pazienti che ricevono Elevidys di ricevere in futuro altre terapie geniche più efficaci.
Dati top-line di Fase III alla fine del 2023
Venerdì scorso, la FDA ha ribadito che “non è stato stabilito un beneficio clinico di Elevidys, compreso il miglioramento della funzione motoria”. L’agenzia ha aggiunto che Sarepta dovrà completare lo studio di Fase III EMBARK, attualmente in corso, e dovrà valutare se Elevidys migliora la funzione fisica e la mobilità nei pazienti DMD ambulanti con una mutazione confermata nel gene DMD. L’agenzia ha dichiarato che riesaminerà i dati dell’EMBARK “il più rapidamente possibile per valutare l’eventuale necessità di ulteriori azioni, come la revisione dell’indicazione o il ritiro di Elevidys”.