Nei pazienti affetti da psoriasi da moderata a grave, il trattamento con tildrakizumab ha migliorato la qualità della vita correlata alla salute e i sintomi
Nei soggetti affetti da psoriasi da moderata a grave, il trattamento con tildrakizumab ha migliorato la qualità della vita correlata alla salute e i sintomi riferiti dal paziente in un contesto di pratica clinica reale, secondo i risultati di uno studio pubblicato sul Journal of Dermatological Treatment.
La psoriasi e i suoi sintomi, che possono includere prurito, dolore e desquamazione, hanno sostanziali effetti negativi sulla qualità della vita dei pazienti. Ricerche precedenti mostrano che i pazienti riferiscono effetti negativi sul sonno e sul riposo, limitazioni nelle attività quotidiane e interruzione delle interazioni sociali. Molti soffrono anche di depressione, ansia o dipendenza.
La malattia multisistemica cronica si manifesta in modo più evidente come infiammazione cutanea e la psoriasi a placche, la forma più comune, compare spesso a livello delle ginocchia, dei gomiti, del cuoio capelluto, dei glutei e del tronco. Tra i vari sintomi lamentati dai pazienti il prurito è quello che contribuisce maggiormente alla riduzione del benessere emotivo, del sonno e dell’attività quotidiana.
«Tuttavia, in generale, la relazione tra il trattamento clinico della psoriasi e la qualità della vita correlata alla salute (HRQoL) è poco conosciuta e potrebbe essere sottovalutata dai medici» hanno scritto i ricercatori. «C’è quindi un bisogno insoddisfatto di una maggiore comprensione di questa relazione per informare la scelta dell’intervento terapeutico».
Valutazione dell’impatto della terapia sulla qualità della vita nella real life
Per questo motivo i ricercatori hanno condotto uno studio di fase IV in condizioni di pratica clinica reale relativa al trattamento per 28 settimane con tildrakizumab, un anticorpo monoclonale diretto contro la subunità p19 dell’interleuchina-23 p19 approvato per il trattamento degli adulti con psoriasi a placche da moderata a grave.
Tutti i partecipanti hanno ricevuto tildrakizumab 100 mg alle settimane 0 e 4 e successivamente ogni 12 settimane. I progressi sono stati misurati attraverso il Psychological General Well-Being Index (PGWBI), il Dermatology Life Quality Index (DLQI) e i punteggi della scala di valutazione numerica di prurito, dolore e desquamazione. Dei 55 pazienti arruolati, 53 sono stati valutati alla settimana 28. Poco più della metà dei partecipanti erano di sesso maschile, l’età media era di 48,6 anni ed erano in maggioranza bianchi.
In generale, l’analisi ad interim ha evidenziato che il trattamento con tildrakizumab in un ambiente reale ha portato a un miglioramento della HRQoL nei pazienti con psoriasi da moderata a grave. I partecipanti hanno riportato miglioramenti rispetto al basale nei punteggi DLQI e PGWBI totali già alla settimana 4 e questi miglioramenti sono stati mantenuti fino alla settimana 28.
Più nello specifico:
- Il punteggio PGWBI totale medio è migliorato dal basale alla settimana 28 (variazione 3,7, P=0,033), così come i punteggi dei domini relativi a benessere (1,0, P=0,018) e salute generale (1,5, P<0,001)
- Il punteggio medio del DLQI è migliorato di 3,9 alla settimana 4 e di 7,6 alla settimana 28 (P<0,001)
- I sintomi riferiti dal paziente sono migliorati a partire dalla settimana 4 (P<0,001)
Nonostante i miglioramenti del punteggio PGWBI osservati per la salute generale e il benessere, non sono stati osservati miglioramenti significativi dal basale alla settimana 28 relativamente ad ansia, vitalità, depressione e autocontrollo. Il trattamento ha tuttavia portato a miglioramenti nel prurito, nel dolore e nella desquamazione segnalati a partire dalla settimana 4 e che si sono mantenuti per tutta la durata dello studio.
Precedenti ricerche sull’impatto dell’efficacia del trattamento con tildrakizumab hanno mostrato una correlazione tra i punteggi assoluti dello Psoriasis Area Severity Index e quelli relativi al DLQI. «Negli studi clinici controllati, i rigidi criteri di inclusione ed esclusione possono impedire ai risultati di rappresentare o caratterizzare pienamente la popolazione di pazienti nella pratica clinica reale» hanno affermato i ricercatori «ma i dati di real life possono fornire ulteriori informazioni. A oggi sono state pubblicate poche evidenze reali riguardanti la HRQOL nei pazienti trattati con tildrakizumab».
Uno dei limiti dello studio è rappresentato dalla dimensione relativamente piccola del campione e non è chiaro se il trattamento con tildrakizumab possa influenzare la qualità di vita dei pazienti per un periodo di tempo più lungo. «Si raccomandano ulteriori ricerche per guidare ulteriormente i medici nella scelta delle strategie di trattamento ottimali per migliorare la HRQOL nei pazienti con psoriasi da moderata a grave» hanno concluso.
Referenze
Bhatia N et al. Quality of life and patient-reported symptoms in a Phase 4, real-world study of tildrakizumab in patients with moderate-to-severe psoriasis: Week 28 interim analysis. J Dermatolog Treat. 2023 Dec;34(1):2200872.