Archivio centrale dello Stato, al via il progetto di riqualificazione e restauro: prevede interventi di rifacimento per la parte esterna e gli spazi interni dell’immobile
Con l’obiettivo di iniziare i lavori nei primi mesi del 2024, è stato presentato oggi a Roma il progetto di riqualificazione e restauro del complesso monumentale che ospita l’Archivio centrale dello Stato, per il quale sono stati stanziati 28 milioni di euro. Affidato dall’Inail a un gruppo di imprese specializzate con procedura a evidenza pubblica, il progetto si sviluppa in due fasi, dedicate alla parte esterna e a quella interna dell’edificio, con tre obiettivi principali: sicurezza, sostenibilità e restauro estetico dei manufatti.
Gli interventi inseriti nel progetto per realizzare gli obiettivi. Acquistato dall’Inail nel 2015, l’immobile è vincolato come bene culturale dal 2004 e si compone di tre edifici: quello centrale, dotato di uno scalone monumentale in travertino, e due laterali. Per garantire la sicurezza, intesa anche come tutela di utenti e operatori, è prevista la messa in sicurezza della struttura edilizia e delle sue componenti impiantistiche, come le facciate, i solai, gli impianti tecnici e l’impianto antincendio. L’obiettivo della sostenibilità, invece, si realizza attraverso l’efficientamento energetico, l’uso di fonti di energia rinnovabili, l’energy sharing e l’uso di materiali per il recupero ecosostenibili. Per il restauro estetico dei manufatti, infine, si procederà alla pulitura dei rivestimenti marmorei e al ripristino delle parti deteriorate. Un nuovo impianto di illuminazione a basso consumo, infine, contribuirà a ripristinare il carattere monumentale della piazza.
D’Ascenzo: “La nostra attenzione è sempre rivolta alla sicurezza”. “Con questo progetto di riqualificazione contribuiamo al miglioramento estetico della capitale – ha dichiarato il commissario straordinario dell’Inail, Fabrizio D’Ascenzo – con un’attenzione particolare al tema della sicurezza, uno degli aspetti che ci sta più a cuore”. Il commissario ha messo in evidenza l’importanza di alcuni elementi del progetto, tra cui la strategia antincendio e la sicurezza del cantiere. Fondamentali anche gli interventi finalizzati all’efficientamento energetico, necessari nell’attività progettuale per il contenimento del consumo di energia. Il nuovo impianto di illuminazione, infine, “valorizzerà ancora di più la facciata dell’edificio e restituirà ai cittadini un Archivio centrale bello da vedere e da frequentare”.
Tardiola: “Questo progetto unisce due istituzioni nella sfida per la sostenibilità”. “Grazie alla messa in posa di una vasta superficie di pannelli solari che garantiranno l’efficientamento energetico – ha aggiunto il direttore generale dell’Istituto, Andrea Tardiola – questo progetto unisce due istituzioni nella sfida per la sostenibilità e la decarbonizzazione. Il risparmio energetico – ha precisato – sarà perseguito attraverso l’installazione di due impianti fotovoltaici sulla copertura dell’edificio centrale, a utilizzo dell’Archivio centrale dello Stato, e su quella dell’edificio sinistro, a servizio del palazzo adiacente che ospita la direzione generale dell’Inail”.
L’avvio dei lavori previsto nei prossimi mesi. Dopo aver ripercorso l’iter attraverso il quale l’Istituto ha acquistato l’immobile insieme al Palazzo della Scienza universale, al Palazzo delle Arti e tradizioni popolari e al Palazzo della Polizia scientifica, il direttore centrale patrimonio dell’Inail, Carlo Gasperini, ha spiegato che l’obiettivo è quello di iniziare i lavori nei primi mesi del 2024. Il sovrintendente dell’Archivio centrale dello Stato, Andrea De Pasquale, ha sottolineato, invece, che questo progetto “si pone a coronamento di una serie di interventi di razionalizzazione e riqualificazione di alcuni spazi interni realizzati per rendere l’Archivio un luogo più funzionale di ricerca e di studio, ma anche di dialogo con il territorio e la cittadinanza”.