Il Ruanda sponsorizza il Bayern Monaco: “Ci porterà turisti tedeschi”. Siglato un accordo quinquennale con il club della Bundesliga che garantirà risorse e sviluppo economico
Dopo Arsenal e Paris Saint Germain, il Bayern Monaco: il Ruanda ha firmato un nuovo accordo di sponsorship calcistica per promuovere il turismo nazionale, identificato come volano di sviluppo in grado di restituire con gli interessi gli investimenti pubblicitari.
LOGO “VISIT RWANDA” ALL’ALLIANZ ARENA
La notizia dell’intesa è stata diffusa in settimana sia dal club tedesco sia dalla stampa di Kigali. Il logo con la scritta “Visit Rwanda”, invito a trascorrere le vacanze in una terra di safari, foreste, vulcani e gorilla di montagna, sarà proiettato prima di tutte le partite del Bayern all’Allianz Arena, uno stadio da 75mila posti. Non specificato il valore economico dell’intesa, che avrà comunque durata quinquennale.
Secondo il governo di Kigali, rientra nell’accordo la creazione di una “Bayern youth academy” che permetterà di far sbocciare il talento calcistico di 30 giovani ruandesi. L’assunto di Clare Akamanzi, ceo dell’ente statale Rwanda Development Board, è che i tedeschi sono ricchi e dunque graditi. “La Germania è tra i primi sei Paesi per noi dal punto di vista del turismo” ha detto la manager. “Finora abbiamo stretto alleanze sono con nazioni di gamma top; aggiungendo alla lista la Germania otterremo nuovi vantaggi, anche perché i tedeschi spendono in media più dei visitatori di altre nazionalità”.
ECONOMIA AFRICANA IN CRESCITA
Come spiega la Dire (www.dire.it), secondo uno studio della Banca africana di sviluppo, citato dal quotidiano locale The New Times, la crescita del Prodotto interno lordo del Ruanda tornerà ad accelerare dopo un rallentamento post-Covid. Le previsioni per il 2024 sono del +8 per cento, superiori a quelle di Paesi vicini come Uganda (7 per cento) e Kenya (6).
IL “BUONGOVERNO” DI PAUL KAGAME
Nel comunicato del Bayern si legge che il Ruanda, pure segnato dal genocidio del 1994 e in seguito beneficiario di aiuti internazionali per lo sviluppo, ha vissuto “due decenni di stabilità politica e sociale supportata da una forte crescita dell’economia”. Nessuna critica al presidente Paul Kagame, al potere dalla fine del genocidio e accusato dall’opposizione di derive autoritarie. Il Bayern sottolinea al contrario la “qualità della governance” in Ruanda e il “ruolo importante ricoperto dalle donne nella vita nazionale”.