La Croazia non è più una meta turistica low cost dopo l’entrata dell’Euro: 148 Euro per 36 ore di parcheggio, 20 per una margherita e 35 per il biglietto delle mura di Dubrovnik
Ben 148 euro per 36 ore di sosta in un parcheggio a rotazione non troppo lontano dal centro della vecchia Ragusa. Per una pizza margherita, in un vicolo di Spalato, si può arrivare a spenderne 20 mentre sono 35 gli euro che bisogna pagare per salire sulle meravigliose mura medievali di Dubrovnik. E un cono gelato? 4-5 euro a pallina, per la modica cifra di 8-10 euro, anche se qui si può gustare il gusto alla lavanda che non si trova in nessun altro Paese d’Europa, nemmeno in Provenza.
Come racconta la Dire (www.dire.it) in un reportage l Croazia non è più una meta low cost e non lo sarà probabilmente mai più. Il passaggio all’euro, scattato l’1 gennaio 2023, ha trascinato verso l’alto i prezzi, in particolare nel settore turistico. Così in alto da mettere a rischio la crescita dei turisti, un settore fino ad oggi con i numeri in aumento e che nell’estate 2023, quindi a metà anno, aveva già toccato la cifra di oltre 9 milioni di visitatori.
Se ne sono accorti i turisti dell’estate 2023. Il Paese resta meraviglioso, in particolare la sua costa adriatica. Spalato è un gioiello, con il suo centro storico segnato dalle testimonianze della Roma imperiale e i suoi palazzi veneziani. Dubrovnik risplende, come sempre dalla fine della guerra, con i suoi edifici di pietra bianca chiusi dentro le mura medievali più belle e meglio conservare in Europa. Tutto resta pulito ed ordinato. A cambiare sono stati, però, i prezzi.
Nessuno, tra i tanti visitatori e turisti che anche quest’anno hanno affollato i vicoli e le spiagge delle località croate, poteva immaginarsi aumenti così consistenti, molto più alti di quello che racconta il freddo dato ufficiale sull’inflazione, il cui ultimo dato segna un +8%. A farne le spese sono stati così i primi inconsapevoli turisti che avevano prenotato prima, o poco dopo, il passaggio all’euro. Fiduciosi di trovare i prezzi di sempre si sono ritrovati, al contrario, assolutamente impreparati, in assenza di testimoni di quanto stesse accadendo, a gestire una vacanza con prezzi quasi di lusso.
I PREZZI PER UNA CENA E PER I PARCHEGGI ORARI
Qualche altro esempio? Difficile alzarsi da un ristorante, anche turistico, senza aver speso almeno 35-40 euro per una cena, a testa e senza vino. Chi vuole visitare la splendida isola di Lokrum, a non più di 10 minuti di navigazione da Dubrovnik, con il suo monastero medievale e i pavoni che si aggirano tra i lussureggianti giardini, deve mettere in conto 29 euro per il traghetto. Sempre a Dubrovnik la maggior parte dei parcheggi a rotazione nel centro costa 10 euro l’ora. A meno che non si decida di parcheggiare in periferia non c’è modo di evitarli, se è vero che un visitatore arrivato in automobile in città è costretto ad utilizzare solo un paio di strade, due ‘rettilinei’ che si muovono a valle e a monte della ‘Pila Gate’, la più monumentale tra le porte del centro storico, dove la municipalità ha riservato il 100% dei parcheggi a raso ai soli residenti della città. Per un altro parcheggio a Spalato, a due passi dal palazzo di Diocleziano, le cose vanno leggermente meglio: la spesa per due giorni è di circa 80 euro.
L’ALLARME LANCIATO DALLA STAMPA TEDESCA
I tedeschi, tra i visitatori più numerosi in Croazia, pare che stiano già scappando, forti anche di alcuni articoli di stampa, come quello di questa estate del ‘Frankfurter Allgemeine Zeitung’, che hanno costretto il ministro delle Finanze croato Marko Primorac a definire gli aumenti “preoccupanti”. Gli italiani saranno i prossimi? Basta sentire un po’ di contatti nella propria rete di amicizie per rendersene conto. Francesca, una che in Croazia ci andava ogni estate da circa 10 anni, quest’anno ha alzato bandiera bianca: “non ce la possiamo più permettere”. Chi sceglierà la Croazia per le sue vacanze, anche in futuro, dovrà farsi bene i conti in tasca.