Bronchioliti neonatali: la somministrazione di ossido nitrico per via inalatoria accorcia i tempi di ospedalizzazione
I neonati con bronchioliti sottoposti a terapia inalatoria con 150 ppm di ossido nitrico in aggiunta alla terapia di supporto standard presentano tempi di degenza ospedaliera inferiori e un miglioramento degli outcome respiratori. Queste le conclusioni di uno studio pubblicato su Annals of the American Thoracic Society.
Razionale e disegno dello studio
La somministrazione di NO per via inalatoria (iNO) si caratterizza per la presenza di proprietà antinfiammatorie, antimicrobiche e antivirali nei pazienti con infezioni a carico del tratto respiratorio inferiore, ricordano i ricercatori nell’introduzione allo studio.
L’obiettivo dello studio è stato quello di mettere a confronto la sicurezza e l’efficacia di iNO, somministrato in due concentrazioni in aggiunta alla terapia di supporto standard (SST) rispetto alla SST da sola, al fine di migliorare gli outcome clinici nei neonati affetti da bronchiolite.
Lo studio, randomizzato e controllato in doppio cieco, avente un disegno prospettico e multicentrico, ha randomizzato 89 neonati con bronchiolite acuta ad uno dei tre gruppi di trattamento seguenti:
– 150 ppm di NO più SST (n=29)
– 85 ppm di NO più SST (n=32)
– Ossigeno/aria più SST (trattamento di controllo: 26 pazienti
I piccoli pazienti reclutati erano stati sottoposti per un massimo di 5 giorni al trattamento assegnato dalla randomizzazione 4 volte al giorno con incrementi di 40 minuti.
Sono stati valutati:
– Il tempo necessario per raggiungere l'”idoneità alla dimissione”, ovvero il raggiungimento di una saturazione di ossigeno sostenuta di almeno il 92% con aria ambiente e un punteggio clinico inferiore o uguale a 5
– il tempo necessario per raggiungere entrambi i livelli di saturazione separatamente
– il tempo alla dimissione ospedaliera
I ricercatori hanno calcolato gli hazard ratio per i vari outcome del tempo all’evento attraverso un modello di regressione proporzionale dei rischi di Cox, nonché il numero di eventi avversi registrati, correlati al trattamento o gravi (safety di iNO).
Risultati principali
Per quanto riguarda il tempo necessario per raggiungere l'”idoneità alla dimissione”, i neonati a cui erano state somministrate 150 ppm di NO più SST hanno registrato una riduzione significativa di questo tempo rispetto a quelli a cui erano state somministrate 85 ppm di NO più SST (HR = 2,11; IC95%: 1,03-4,31) e a quelli del gruppo di controllo (HR = 2,32; IC95%: 0,44-1,81). I ricercatori hanno osservato l’assenza di differenze significative di questo tempo tra il gruppo a basso dosaggio di iNO e il gruppo di controllo.
Rispetto al gruppo a basso dosaggio di iNO e al gruppo di controllo, i pazienti del gruppo ad alto dosaggio hanno mostrato anche un tempo ridotto per la dimissione dall’ospedale (gruppo a basso dosaggio, HR =2,01; IC95%: 1,01-3,99; gruppo di controllo, HR = 2,28; IC95%:1,03-5,06) e un tempo ridotto per una saturazione di ossigeno sostenuta di almeno il 92% con aria ambiente (gruppo a basso dosaggio, HR = 2,15; IC95%: 0,98-4,71; gruppo di controllo, HR = 2,62; IC95%: 1,05-6,53).
Anche in questo caso, i ricercatori non hanno riscontrato differenze significative nel tempo di dimissione dall’ospedale tra il gruppo a basso dosaggio di iNO e il gruppo di controllo.
Da ultimo, considerando il tempo per raggiungere un punteggio clinico inferiore o uguale a 5, non sono state rilevate differenze tra i gruppi di trattamento.
Sul fronte della safety, la percentuale più elevata di eventi avversi è stata registrata nei soggetti a cui erano state somministrate 85 ppm di iNO (n = 20; 62,5%), seguiti da quelli a cui erano stato somministrate 150 ppm di iNO (n = 18; 62,1%) e da quelli a cui era stato somministrato solo SST (n = 13; 50%).
I tassi di incidenza di infezioni e infestazioni (causa di bronchiolite, polmonite, otite media e infezioni a carico del tratto urinario) sono risultati più elevati in tutti i gruppi di trattamento considerati (150 ppm: 28%; 85 ppm: 25%; SST: 19%).
I ricercatori hanno riportato cinque eventi avversi gravi, ritenuti non correlati al trattamento, il che suggerisce che iNO è stato ben tollerato in questa coorte. Inoltre, tutti i gruppi di trattamento hanno registrato tassi di interruzione simili a causa di eventi avversi e nessuna variazione clinicamente significativa della frequenza respiratoria o cardiaca dopo il trattamento.
Riassumendo
Nel commentare i dati dello studio, i ricercatori hanno sottolineato come il miglioramento significativo dei vari parametri misurati nel gruppo sottoposto a trattamento con iNO 150 ppm, rispetto al gruppo di controllo, rappresenti una risposta clinicamente significativa nel trattamento della bronchiolite per i neonati.
Tali risultati, concludono i ricercatori, suggeriscono la necessità di condurre al più presto uno studio meglio dimensionato sul trattamento con iNO a dosaggio elevato nel trattamento delle bronchioliti di grado moderato-severo.
Bibliografia
Goldbart A et al. Inhaled Nitric Oxide for the Treatment of Acute Bronchiolitis: A Multicenter Randomized Controlled Clinical Trial to Evaluate Dose Response. Ann Am Thorac Soc. 2023 Feb;20(2):236-244. doi: 10.1513/AnnalsATS.202103-348OC. PMID: 36169967.
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