Nell’Italia degli anni ’70 le vite di Toni e Claudia, partendo da retroterra opposti, s’incrociano nel romanzo “Controluce” di Paolo Riceputi
In controluce la realtà perde i suoi dettagli e diventa difficile da decifrare o può addirittura riflettersi in qualcosa di diverso, come in un gioco di ombre cinesi. Questa è la caratteristica dominante nell’Italia dei primi anni Settanta, epoca in cui il romanzo è ambientato.
Giovani rivoluzionari di estrazione borghese si scontrano con poliziotti proletari, mentre uomini dello Stato, che dovrebbero tutelarne la sicurezza, sono coinvolti in delitti che destabilizzano la società. In questo contesto, le vite di Toni e Claudia, partendo da retroterra opposti, s’incrociano a seguito di uno dei tanti momenti di violenza di quel periodo. Inizialmente in contrasto, i due protagonisti si uniranno nel tentativo di diradare le ombre che avvolgono la vicenda. La vicinanza a movimenti operai e studenteschi e il germogliare della lotta armata influenzeranno le loro azioni in modo sempre più netto, costringendoli in pochi giorni a rimettere in discussione ideali e scelte di vita.
Paolo Riceputi, laureato in Scienze Politiche, lavora come operatore in un patronato sindacale a Zogno (BG).