TDI-Brooks incrementa la sua capacità di nave aggiungendo alla flotta una nave DP2 di 75 metri, la R/V NAUTILUS (precedentemente Nautical Geo)
TDI-Brooks incrementa la sua capacità di nave aggiungendo alla flotta una nave DP2 di 75 metri, la R/V NAUTILUS (precedentemente Nautical Geo). Il mercato dei servizi subacquei rimane robusto, accoppiato a una domanda crescente da parte dei clienti e alla necessità di capacità aumentate.
La nave può potenzialmente offrire una varietà di assistenza offshore con servizi subacquei, supporto alla costruzione, esplorazione, produzione, supporto ROV e immersioni, nonché ricerca scientifica marina e mappatura di rilevamenti, oltre al supporto militare. Attualmente, questa nave è a circa il 60% del suo periodo di riconfigurazione a Las Palmas.
Terminerà il suo periodo in cantiere alla fine di settembre, dopodiché si sposterà a Trinidad per diversi progetti di carotaggio geotecnico. Uno di questi programmi coinvolgerà analisi di spud can utilizzando il recente Manta-200. La NAUTILUS è una nave versatile con una gru North American MCK-1240 su ponte di prua superiore lato STBD con portata in servizio di 7,1 tonnellate, alloggi spaziosi (46 posti letto) e capacità di ponte. La nave sarà dotata del completo set di strumenti geotecnici di TDI-Brooks, compresa una serie di strumenti geotecnici innovativi per campionamento e misurazione del suolo.
Questi includono campionatori a scatola da 0,5 e 1 metro (BC), carotaggi a pistone da 6 e 9 metri (PC), carotaggi a pistone jumbo da 20 metri (JPC), strumento a barra ciclica (TBAR), penetratori piezocono, tra cui un CPT-Stinger da 40 metri e uno strumento CPT a gravità da 10 metri (gCPT), il neo acquisito Geomil Manta-200 CPT, vibracarotaggi Neptune 3K & 5K e il vibracarotaggio pneumatico progettato da TDI-Brooks. La Nautilus sarà dotata di un ecoscandaglio multibeam Teledyne RESON a profondità oceaniche complete (MBES) per rilevamenti a una profondità d’acqua di circa 2500 metri per eseguire rilevamenti idrografici marini, rilevamenti geochimici di superficie “seep-hunting” (SGE) e rilevamenti di flusso di calore del fondo marino (HF).