Colite ulcerosa: 40% di remissione clinica a un anno con risankizumab


Una percentuale significativa di pazienti adulti con colite ulcerosa attiva da moderata a grave in terapia di mantenimento con risankizumab ha raggiunto la remissione clinica

Secondo uno studio randomizzato di fase 2b, il farmaco sperimentale obefazimod ha offerto sollievo dai sintomi ai pazienti con colite ulcerosa

Una percentuale significativamente più elevata di pazienti adulti con colite ulcerosa attiva da moderata a grave in terapia di mantenimento con risankizumab ha raggiunto la remissione clinica dopo 52 settimane rispetto ai controlli che hanno sospeso il trattamento, secondo i risultati top line dello studio di mantenimento COMMAND di fase III presentati da Abbvie.

Nello studio di fase III COMMAND, in doppio cieco e controllato con placebo, i partecipanti al trial di fase IIb/III INSPIRE che hanno risposto al trattamento di induzione sono stati nuovamente randomizzati per ricevere risankizumab per via sottocutanea alla dose di 180 o 360 mg oppure per interrompere la terapia (gruppo di controllo di sola induzione con risankizumab per via endovenosa). Il 75% circa dei pazienti in precedenza aveva fallito almeno una terapia avanzata per la colite ulcerosa con farmaci biologici, JAK inibitori e/o modulatori del recettore S1P.

Raggiunti gli endpoint primario e secondari chiave
I risultati top line di COMMAND hanno dimostrato il raggiungimento dell’endpoint primario, con una percentuale significativamente più alta di pazienti sottoposti a risankizumab 180 mg o 360 mg che ha ottenuto la remissione clinica (secondo l’Adapted Mayo Score) senza steroidi rispetto al gruppo di controllo di sola induzione alla settimana 52 (rispettivamente 40% e 37% vs 25%, p<0,01).

Il 51% dei pazienti trattati con risankizumab 180 mg e il 48% di quelli trattati con la dose da 360 mg ha ottenuto un miglioramento endoscopico alla settimana 52 rispetto al 32% dei soggetti nel gruppo di controllo di sola induzione (p<0,001).

Inoltre una quota significativamente maggiore di partecipanti trattati con risankizumab 180 mg e 360 mg ha ottenuto un miglioramento istologico endoscopico della mucosa alla settimana 52 rispetto al gruppo di controllo, rispettivamente 43% e 42% in confronto al 23% (p<0,001).

«Questi risultati positivi suggeriscono come risankizumab sia una terapia promettente per aiutare i pazienti con colite ulcerosa i cui sintomi condizionano la loro vita quotidiana» ha affermato Stefan Schreiber, direttore del dipartimento di medicina interna presso lo University Hospital Schleswig-Holstein in Germania e ricercatore nello studio COMMAND. «Il raggiungimento con risankizumab di un’ampia gamma di endpoint difficili da soddisfare, compresi gli esiti endoscopici-istologici e molti altri, rappresenta una risposta importante alla necessità di ulteriori opzioni terapeutiche per i pazienti con colite ulcerosa».

Il profilo di sicurezza di risankizumab in COMMAND è stato coerente con quanto osservato nei trial precedenti per altre indicazioni, senza nuovi rischi per la sicurezza. Gli eventi avversi più comuni sono stati colite ulcerosa, Covid-19, rinofaringite e artralgia. Eventi avversi gravi si sono verificati nel 5,2% e nel 5,1% dei pazienti nei gruppi risankizumab 180 mg e 360 mg rispetto all’8,2% dei pazienti nel gruppo di controllo. Nel gruppo 360 mg si è verificato un decesso a causa di adenocarcinoma valutato come non correlato al farmaco in studio. Non sono stati rilevati eventi avversi cardiaci maggiori (MACE) né reazioni anafilattiche.

I risultati completi dello studio COMMAND saranno presentati in un futuro congresso medico e inviati per la pubblicazione in una rivista peer-reviewed. Risankizumab è già approvato nella malattia di Crohn da moderatamente a gravemente attiva, nell’artrite psoriasica e nella psoriasi, ma il suo uso nella colite ulcerosa non è autorizzato e la sua sicurezza ed efficacia non sono state valutate dalle autorità regolatorie.

Il farmaco è frutto di una collaborazione tra Boehringer Ingelheim e AbbVie, con quest’ultima leader dello sviluppo e della commercializzazione a livello globale.