Innovazione e Mobilità, ParkingMyCar scelta per il WorldFestival Startup Award nella Silicon Valley: è tra le 50 realtà più promettenti al mondo
Il WorldFestival Startup Award, la più importante manifestazione globale dedicata alle startup, ha selezionato l’italiana ParkingMyCar tra le 50 realtà più promettenti al mondo. L’azienda fondata da Mattia El Aouak nel 2019 ha partecipato alla due giorni conclusiva celebrata a San Mateo in California, nel cuore della Silicon Valley
«Siamo fieri di essere stati selezionati tra le prime 50 start up al mondo da una comunità di esperti altamente qualificata che ci ha inseriti tra le imprese emergenti nel panorama mondiale – spiega il Ceo Mattia El Aouak. Un grande traguardo e soddisfazione per tutto il gruppo di lavoro che non supera i 35 anni di età e che nell’ultimo anno ha fatto crescere ParkingMyCar sino al 2000%; saremo ancora più felici di poter arrivare alla fine di questo percorso. Siamo orgogliosi di partecipare al WorldFestival Startup Award 2023 che ci posiziona tra gli innovatori del settore mobilità e sosta nel panorama globale. Siamo stati scelti tra 10mila startup, e questo ci onora, senza perdere di vista come la valutazione più importante rimanga quella dei nostri utenti per i servizi che offriamo».
A salire sul palco virtuale, Andrea Mazzoni, Chief Commercial Officer della startup nata in Umbria: «Partecipare al WorldFestival Startup Award rappresenta per noi il segnale che siamo sulla strada giusta e che possiamo porci come punto di riferimento per ispirare, motivare e far emergere il modello di imprenditorialità che abbiamo costruito portandolo ad una diffusione globale. Abbiamo la responsabilità e l’opportunità di rappresentare l’Italia – conclude – raccontando il nostro modello di business sempre più apprezzato e il paradigma aziendale improntato alla costante ricerca dell’innovazione a favore dei viaggiatori e degli automobilisti in generale, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita nelle aree urbane e contribuire a scelte sempre più sostenibili, attraverso la tecnologia e il digitale».