Un’analisi post-hoc degli studi FINCH 1-3 ha dimostrato l’efficacia del Jak inibitore filgotinib anche sul sintomo dolore in pazienti affetti da artrite reumatoide
Un’ analisi post-hoc degli studi FINCH 1-3, presentata al Congresso EULAR, ha dimostrato l’efficacia del Jak inibitore filgotinib anche sul sintomo dolore in pazienti affetti da artrite reumatoide (AR), suggerendo come la Jak inibizione possa offrire un potenziale valore aggiunto per quanto riguarda gli outcome del dolore riferiti dei pazienti, quando vengono raggiunti gli obiettivi del trattamento.
Obiettivi e disegno dell’analisi
I pazienti affetti da AR sperimentano spesso un dolore sostanziale nonostante il trattamento. Ciò va tenuto in considerazione dato che il controllo del dolore è considerato un importante risultato del trattamento.
Gli studi FINCH 1-3 hanno dimostrato l’efficacia e la sicurezza accettabile di filgotinib nei pazienti affetti da AR.
L’obiettivo di questa analisi post-hoc degli studi FINCH è stato quello di valutare gli effetti specifici di filgotinib sul dolore.
Gli studi FINCH 1-3 erano studi di fase 3, randomizzati, in doppio cieco, sull’impiego di filgotinib 100 mg e 200 mg. Nello studio FINCH 1, i pazienti con una risposta insoddisfacente (IR) al metotrexato (MTX) erano stati randomizzati a trattamento con filgotinib, adalimumab o placebo + MTX per 52 settimane. Nello studio FINCH 2, i pazienti con una risposta insoddisfacente ai farmaci biologici erano stati randomizzati a trattamento con il Jak inibitore o con placebo + DMARDcs per 24 settimane. Nello studio FINCH 3, invece, i pazienti MTX-naïve erano stati randomizzati a trattamento con filgotinib ± MTX o MTX per 52 settimane.
Per ciascun gruppo di trattamento, i pazienti hanno riferito il dolore percepito, parametrandolo su una scala analogica visiva (VAS) di 100 mm. Punteggi di ≤10 mm riflettevano un dolore limitato o nullo; punteggi di ≤20 mm indicavano che lo stato di salute non era influenzato negativamente dal dolore.
È stato valutato il tempo necessario per raggiungere il primo punteggio VAS di ≤10 mm. È stata valutata anche la percentuale di pazienti che avevano raggiunto la remissione (secondo il punteggio DAS28-CRP <2,6 o l’indice di attività clinica della malattia [CDAI] ≤2,8) alla settimana 24.
Tra i pazienti che avevano raggiunto la remissione in base al punteggio DAS28-CRP o all’indice CDAI, è stata determinata la percentuale di pazienti che avevano riportato anche punteggi di dolore VAS ≤10 mm o ≤20 mm.
Risultati principali
Dai risultati è emerso che nello studio FINCH 1 le maggiori probabilità di raggiungere un punteggio VAS del dolore ≤10 mm si avevano nei pazienti trattati con filgotinib 200 mg rispetto a quelli trattati con adalimumab + MTX o placebo + MTX; inoltre, le risposte erano migliori o comparabili con filgotinib 100 mg rispetto agli altri bracci di trattamento.
Risultati simili sono stati osservati in FINCH 2 e 3 per filgotinib vs placebo e MTX, rispettivamente.
In FINCH 1, la percentuale di pazienti che ha raggiunto la remissione in base al punteggio DAS28-CRP è risultata maggiore nel gruppo trattato con filgotinib 200 mg + MTX (48,4%) e comparabile per i bracci filgotinib 100 mg + MTX (35,2%) vs adalimumab + MTX (35,7%).
Inoltre, la percentuale di pazienti che ha raggiunto punteggi di dolore VAS ≤10 mm e ≤20 mm, oltre alla remissione in base al punteggio DAS28-CRP, è stata rispettivamente del 26,3% e del 35,8% nel gruppo filgotinib 200 mg + MTX, rispetto al 17,2% e al 24,6% nel gruppo adalimumab + MTX.
Negli studi FINCH 2 e 3, una percentuale maggiore di pazienti nei gruppi trattati con il Jak inibitore ha raggiunto la remissione rispetto ai bracci di trattamento placebo o MTX, rispettivamente.
Una percentuale maggiore di pazienti ha ottenuto risposte al dolore oltre alla remissione, in base al punteggio DAS28-CRP, nei gruppi trattati con filgotinib degli studi FINCH 2 e FINCH 3 rispetto a placebo o MTX, rispettivamente.
Da ultimo, i risultati sono stati simili quando è stata valutata la remissione in base all’indice CDAI.
Riassumendo
In conclusione, filgotinib ha influenzato positivamente i parametri del dolore in tutti gli studi FINCH già a partire dalla seconda settimana di trattamento, con risposte sostenute nel tempo (fino alla Settimana 52 [FINCH 1 e 3] e alla Settimana 24 [FINCH 2]). Nello studio FINCH 1, filgotinib 200 mg ha avuto un impatto particolarmente favorevole quando la risposta al dolore e la remissione sono state valutate insieme. Risultati simili sono stati osservati con filgotinib rispetto a placebo e MTX in FINCH 2 e 3, rispettivamente.
Bibliografia
Taylor PC et al. Effect of filgotinib on pain in patients with rheumatoid arthritis in the phase 3 FINCH 1, 2 and 3 studies. AB0290; EULAR 2023.