Lilly si rafforza nei farmaci per l’obesità e vuole bimagrumab


In un’ottica di espansione della propria presenza nel mercato sempre più competitivo dell’obesità, Eli Lilly vuole acquistare bimagrumab

Obesità: riduzione fino al 15% del peso con il nuovo GLP-1 agonista orale orforglipron. Lo studio pubblicato su NEJM

In un’ottica di espansione della propria presenza nel mercato sempre più competitivo dell’obesità, Eli Lilly ha annunciato venerdì l’intenzione di acquisire l’azienda biofarmaceutica Versanis e la sua principale attività, il farmaco bimagrumab.
In base ai termini dell’accordo, gli azionisti di Versanis potrebbero ricevere fino a 1,925 miliardi di dollari in contanti, comprensivi di un pagamento anticipato e di pagamenti successivi al raggiungimento di determinate tappe di sviluppo e di vendita.
Bimagrumab, un anticorpo monoclonale umano che blocca la segnalazione dei recettori dell’attivina di tipo II e stimola la crescita muscolare.

Mira a ridurre la massa grassa senza intaccare quella muscolare e agisce impedendo alle proteine di legarsi ai recettori che inibiscono la crescita muscolare e favoriscono la formazione di massa grassa.

Non è stato da subito studiato come trattamento per l’obesità. Inizialmente prometteva di essere una potenziale terapia rivoluzionaria per le persone con miosite sporadica da corpi inclusi, una rara forma di miopatia infiammatoria progressiva caratterizzata dal deposito di proteine degradate nelle fibre muscolari. Non ha tuttavia raggiunto l’endpoint primario in uno studio di fase IIb/III del 2016, come a suo tempo annunciato dalla compagnia Novartis responsabile del suo sviluppo.

Tuttavia, i ricercatori hanno notato che poteva ridurre il peso negli adulti sovrappeso e obesi con diabete di tipo 2. Nel 2021, il farmaco è stato concesso in licenza alla neonata startup Versanis.
Lilly intende combinare il farmaco di Versanis con i propri farmaci GLP-1, noti come incretine.”Unificando le conoscenze e l’esperienza di Lilly nella biologia delle incretine con la profonda conoscenza della biologia dell’activina di Versanis, intendiamo sfruttare i potenziali benefici di queste combinazioni per i pazienti”, ha dichiarato Ruth Gimeno, vicepresidente della ricerca sul diabete, l’obesità e il cardiometabolismo, in un comunicato dell’azienda.
Attualmente è in fase di valutazione nello studio BELIEVE di Fase IIb da solo e in combinazione con semaglutide di Novo Nordisk in adulti sovrappeso o obesi.
Semaglutide è progettato per imitare l’azione dell’ormone GLP-1, che regola gli zuccheri nel sangue e riduce l’appetito, mentre bimagrumab agisce direttamente sulle cellule adipose senza ridurre l’appetito o causare una perdita di massa magra.
L’acquisizione di Versanis rafforzerà l’attuale pipeline di farmaci per la perdita di peso di Lilly, che comprende tirzepatide, farmaco con un meccanismo d’azione simile a quello di semaglutide. I dati di fase III pubblicati ad aprile hanno dimostrato che tirzepatide ha raggiunto gli endpoint co-primari e tutti gli endpoint secondari di perdita di peso in adulti in sovrappeso o obesi con diabete di tipo 2. Grazie a questi dati, si prevede che tirzepatide e sempaglutide potranno essere diretti concorrenti nel settore dei farmaci per la perdita di peso.
La pipeline di Lilly nell’obesità comprende anche retatrutide, un peptide in fase di sperimentazione in grado di legare e attivare i recettori di GLP-1, GIP e glucagone. Il 27 giugno, Lilly ha annunciato nuovi dati di Fase II che hanno dimostrato che retatrutide ha indotto una perdita di peso fino al 24% dopo 48 settimane in adulti sovrappeso e obesi non affetti da diabete.

L’acquisizione di Versanis da parte di Lilly arriva in un momento in cui la domanda di trattamenti per la perdita di peso è in forte aumento. Secondo il comunicato stampa di Lilly, l’obesità colpisce attualmente oltre 100 milioni di americani. Secondo Reuters, alcuni analisti prevedono che il mercato dei farmaci per l’obesità e la perdita di peso potrebbe raggiungere i 100 miliardi di dollari entro il prossimo decennio.

Per gli investitori di Versanis, Medixci e Atlas Venture, l’operazione rappresenta un rapido ritorno sull’investimento. Le due società di venture capital, insieme ad Aditum Bio, poco meno di due anni fa avevano raccolto 70 milioni di dollari in finanziamenti di serie A per la biotech. Quel denaro è servito per lanciare uno studio clinico di Fase 2 su bimagrumab in circa 500 adulti in sovrappeso e obesi. Lo studio, che ha testato il farmaco di Versanis insieme alla semaglutide, il principio attivo di Ozempic e Wegovy, dovrebbe concludersi a settembre.