Stoccare l’anidride carbonica in acqua di mare grazie ad un processo naturale dato dal bicarbonato di calcio: la soluzione è stata progettata dalla startup Limenet di Galbiate
Stoccare l’anidride carbonica in acqua di mare grazie ad un processo naturale dato dal bicarbonato di calcio. La soluzione è stata progettata, brevettata e attuata dalla start-up Limenet di Galbiate (LC). La chimica verde alle spalle di questo processo prevede una reazione chimica naturale tra l’acqua di mare, il carbonato di calcio e l’anidride carbonica. Questo processo, che si può ritrovare anche in natura, viene velocizzato e produce una soluzione acquosa con pH marino di bicarbonati di calcio. L’ anidride carbonica così combinata reca due benefici: il primo è che in questa forma non va a concorrere all’aumento del riscaldamento globale, in secondo luogo questa soluzione aumenta l’alcalinità del mare e gli studi sottolineano i possibili benefici per gli organismi marini sia vegetali che animali di questa immissione. L’idea nasce nel 2015 da Giovanni Cappello nel momento in cui inizia a studiare come rimuovere l’anidride carbonica dagli impianti di gassificazione, negli anni successivi la creazione di un gruppo di ricerca grazie alla collaborazione con il Politecnico di Milano e la fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici inizia la ricerca scientifica sullo stoccaggio della CO2 attraverso il mare.
Il percorso ha portato la realizzazione del primo impianto a La Spezia presso il Centro di Supporto e Sperimentazione Navale della Marina Militare Italiana in grado di rimuovere decine di tonnellate di anidride Carbonica l’anno, si può parlare a tutti gli effetti di emissioni negative di CO2. Le opzioni di stoccaggio progettate in questo momento riguardano realtà industriali di vario genere, ad esempio il settore metallurgico, e si attuano attraverso differenti sistemi di carbon capture.