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Migranti: la decisione del Tribunale di Catania fa infuriare il governo Meloni

ruanda migranti centri di permanenza

Il Tribunale di Catania, in merito al ricorso di un cittadino tunisino, non ha trattenuto i migranti scrivendo che quanto previsto dal decreto del governo è in contraddizione con la normativa europea

I richiedenti asilo non si possono trattenere, al di là della ‘cauzione’ di cinque mila euro richiesta dalla normativa annunciata dal governo. Lo pensa il tribunale di Catania, che non ha convalidato il fermo di quattro migranti e lo ha fatto scrivendo nero su bianco che l’ultimo decreto del ministro dell’Interno Piantedosi è illegittima. Secondo il giudice che ha firmato i provvedimenti, il meccanismo del trattenimento dei richiedenti asilo provenienti da Paesi sicuri è in conflitto con la normativa europea, che è ‘superiore’ a quella dei singoli paesi. La notizia è dirompente e ha sollevato parecchio clamore. La sinistra esulta, del resto si era indignata per il decreto. Il ministero dell’Interno ha annunciato che impugnerà il provvedimento. La Lega fa ironia: “Stupisce che la giustizia italiana di fronte al solito ricorso di un immigrato ritrovi velocità e scatto che gli italiani invocano da anni”.

FRATOIANNI: “TRIBUNALE CATANIA CONFERMA DECRETO GOVERNO CONTRO LEGGE

“La decisione del tribunale di Catania conferma che l’ultimo decreto del governo sul trattenimento e sulla cauzione dei migranti non solo è ingiusto, irragionevole ed inutile, ma è anche contro la legge”. Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra.
“Questo è quello che succede quando- prosegue il leader di SI- al posto del governo c’è la propaganda. Una pessima propaganda”, conclude Fratoianni.

MAGI: “DA TRIBUNALE CATANIA COLPO A GOVERNO SU TUTTA LA LINEA”

“La pronuncia del tribunale di Catania è un colpo pesante per la credibilità e l’azione del governo perché sancisce quello che avevamo denunciato al momento della discussione parlamentare ossia l’illegittimità delle decisioni del governo su tutta la linea”. Lo afferma il segretario di Più Europa Riccardo Magi. “È significativo che il tribunale disapplichi la norma italiana perché non conforme con la direttiva europea che il ministro Piantedosi aveva usato retoricamente come copertura per le nuove norme. E il tribunale ha rilevato un contrasto con la normativa europea su tutta la linea: dall’uso generalizzato del trattenimento al fatto che la mancanza di risorse economiche o la mera provenienza da un cosiddetto ‘paese sicuro’ non può giustificare di per sé il trattenimento. Per questo- conclude Magi- sono curiosi i commenti della maggioranza: la legge è uguale per tutti, è la destra che vorrebbe il mondo al contrario”.

COLUCCI (M5S): “CON DECISIONE TRIBUNALE NUOVO FALLIMENTO GOVERNO”

“La decisione della giudice di Catania conclama un nuovo, l’ennesimo, fallimento del governo Meloni nella gestione dell’immigrazione. Anche la norma sui tanto sbandierati centri per le espulsioni accelerate si rivela un buco nell’acqua. Noi lo avevamo già detto. E’ l’ennesima volta che il governo partorisce norme che già a pochi giorni dalla loro adozione manifestano la propria inefficacia. Così fu, ad esempio, con la norma sui rave party o con il decreto ONG. Oggi anche il decreto Cutro non regge al vaglio giurisdizionale. Il Tribunale di Catania ha, infatti, dichiarato illegittime sia le modalità del trattenimento che la cauzione con cui scongiurare la detenzione amministrativa. Ancora una volta il governo deve tornare alla casella del via, con la propaganda ed il dilettantismo non si governa, si fa solo male all’Italia”. Lo afferma il capogruppo M5S in commissione Affari Costituzionali alla Camera Alfonso Colucci.

ZARATTI (AVS): “RICORSO VIMINALE? GOVERNO SPRECA ENERGIE”

“C’era da aspettarselo, il Governo sta sprecando molte energie nelle direzioni sbagliate, quelle repressive e illegittime secondo le norme internazionali. Meloni non può mettersi contro i trattati internazionali, litigare con l’Europa, reprimere i flussi migratori. Le ricette sovraniste sono un fallimento”. Così Filiberto Zaratti, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra nella commissione Affari costituzionali della Camera commenta la scelta del Viminale di ricorrere contro la decisione del Tribunale di Catania.

LEGA: “TUNISINO LIBERO E SALVINI IN TRIBUNALE”

“Tunisino liberato a tempo di record. Stupisce che la giustizia italiana di fronte al solito ricorso di un immigrato ritrovi velocità e scatto che gli italiani invocano da anni. È vergognoso che Salvini per aver esercitato le proprie funzioni da ministro dell’Interno sia in tribunale insieme a Richard Gere. Anzi no, lui è a Hollywood. Questo è il film della sinistra che rende ridicolo il nostro Paese”. Così i capigruppo di Camera e Senato della Lega Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo.

CANDIANI (LEGA): “CLANDESTINI LIBERI E MINISTRI IN TRIBUNALE”

“Incredibile come quando ci sono di mezzo gli immigrati la ‘giustizia’ torni a funzionare velocemente. Mentre Matteo Salvini è a processo per aver esercitato nel 2019 le proprie funzioni da ministro dell’Interno che si batteva contro scafisti e clandestini, un giudice di Catania decide oggi di far circolare liberamente sul nostro territorio un tunisino clandestino, che ora annuncia anche che richiederà asilo. Questa è l’Italia che vuole il Pd. Questo è quello che vuole certa sinistra da salotto, che ridicolizza le nostre istituzioni con la farsa di Richard Gere, che dopo essersi prestato come testimonial della sinistra contro Salvini, ha preferito restarsene a Hollywood ai processi da lui tanto sostenuti”. Lo dichiara il deputato della Lega Stefano Candiani.

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