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“Come è umano lui”: a Genova al via le riprese del film su Paolo Villaggio

morto paolo villaggio

Paolo Villaggio, attore genovese, era malato di diabete

“Com’è umano lui”: da martedì a Genova le riprese del film su Paolo Villaggio. Protagonista l’attore genovese Enzo Paci, volto del commissario Bacigalupo nella serie “Blanca”

Arriva a Genova la carovana di “Come è umano lui”, il nuovo film tv per la Rai dedicato a Paolo Villaggio e prodotto dalla romana Oceans productions. Le riprese sono iniziate il 18 settembre a Roma e dalla settimana prossima si sposteranno nella città natale dell’attore, per una decina di giorni. Il ruolo di Paolo Villaggio sarà interpretato dall’attore genovese Enzo Paci, già noto al grande pubblico televisivo per l’interpretazione del commissario Mario Bacigalupo nella serie “Blanca”, di cui a breve uscirà la seconda stagione.

Il film su Villaggio è diretto da Dido Castelli e Luca Manfredi, con la collaborazione alla sceneggiatura di Elisabetta e Piero Villaggio, figli di Paolo. Tra le location scelte per le riprese genovesi Boccadasse, il Porto Antico, ma anche Nervi, Rapallo, Santa Margherita e il golfo del Tigullio.

LA SINOSSI

La storia si sviluppa a partire da Genova, a metà degli anni Cinquanta, dove Paolo Villaggio e la sua banda di amici della borghesia genovese –un giovanissimo Fabrizio De André, il “Polio”, un professore di lettere su sedia a rotelle, e Piero, fratello di Paolo- compiono le loro goliardiche scorribande notturne. Ma mentre di giorno il Polio e Piero lavorano e studiano, Paolo e Fabrizio dormono e a tempo perso compongono canzoni come “Il Fannullone” e “Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers”. Paolo, studente di legge fuoricorso con libretto in bianco, mette incinta Maura, la sua fidanzata. Poi, la sposa in Comune, vestito in maglietta, zoccoli e pantaloncini da mare.

Il padre di Paolo, ingegnere palermitano, gli trova un impiego alla Cosider, dove Villaggio resterà per sette anni e dove maturerà l’idea per l’intramontabile personaggio del ragionier Ugo Fantozzi. In quegli stessi anni, al teatrino della compagnia Baistrocchi inizia a sperimentare quelli che diventeranno i suoi futuri cavalli di battaglia. E’ qui che viene scoperto da Maurizio Costanzo, in realtà a Genova per vedere Jannacci, che però si era ammalato ed era stato sostituito all’ultimo dallo stesso Villaggio. Colpo di fulmine immediato che porta alla firma di un contratto per il teatrino romano di cabaret dello stesso Costanzo, il “7×8”. Da qui parte la lunga carriera che ha consegnato alla storia del cinema e della televisione italiana uno dei suoi volti più amati.

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