Dopo 6 anni dal lancio in Italia, non si arresta la crescita dei virtual brand di Deliveroo: adesso sono in oltre 200 città. Il poke, la bowl di origine hawaiana, il piatto più ordinato
I ristoranti virtuali di Deliveroo non si fermano. E continuano a crescere. Nel secondo trimestre 2023, il numero dei virtual brand presenti sulla App è infatti cresciuto del 57% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
A rivelarlo è la piattaforma leader dell’online food delivery a 6 anni dal lancio dei virtual brand sul mercato italiano.
Oggi, in Italia, sono quasi 230 tra città e i centri di piccole e medie dimensioni in cui è presente almeno un ristorante virtuale. A dimostrazione di come questa innovazione pensata e sviluppata da Deliveroo sia apprezzata e sviluppata non solo nelle aree metropolitane, ma anche nel resto del Paese. Il motivo? La capacità dei virtual brand di innovare il modo di fare ristorazione, dando la possibilità ai ristoratori di intercettare nuove fette di mercato e creare nuove occasioni di sviluppo e crescita del fatturato.
Cosa sono i Virtual Brand
I virtual brand sono uno strumento che permette ai ristoratori partner di Deliveroo di affiancare alla loro offerta, fisica e tradizionale, un ristorante virtuale presente e disponibile solo sulla piattaforma. In questo modo, sempre utilizzando la cucina del ristorante fisico, il partner ha la possibilità di proporre, attraverso un nuovo brand, nuovi tipi di cucina, nuovi piatti, un nuovo menu, quindi una nuova offerta pensata esclusivamente per l’online e tagliata “su misura” della domanda presente in una specifica area geografica. Attraverso il supporto consulenziale di Deliveroo, infatti, il ristoratore è supportato nella definizione di un posizionamento commerciale puntuale capace di intercettare una nuova domanda e target diversi e, dunque, aumentare il giro d’affari.
“Il food delivery ha cambiato e continua ad innovare il modo di fare ristorazione, aprendo nuove opportunità di crescita e generando nuove occasioni di lavoro. I virtual brand di Deliveroo sono uno dei migliori esempi di come questo sia possibile. Nelle grandi città e non solo. A dimostrazione di come la nostra tecnologia ci posizioni come un partner strategico dei ristoranti che vogliono investire in innovazione, nelle grandi città, spesso più abituate ad intercettare i nuovi trend, ma anche nei centri di dimensioni più ridotte come dimostrano i dati che rileviamo oggi” ha detto Matteo Sarzana, General Manager Deliveroo Italy.
“Abbiamo lanciato il nostro virtual brand nel 2020” ha detto Ezra Bozotti founder di Black Out Burgers by Avo Brothers di Milano. “E da allora – aggiunge – la nostra esperienza è stata estremamente positiva. È un’innovazione che ci ha permesso di rivolgerci e farci apprezzare da nuovi e diversi consumatori, duplicando e differenziando di fatto la nostra offerta, senza gravare eccessivamente sui nostri conti e facendo sempre leva sulla nostra esperienza e sul know-how maturato nel nostro ristorante fisico. È un esempio di come tradizione e innovazione possano coesistere, generando nuove opportunità per chi, come noi, da anni crede e investe nel settore della ristorazione”.
Rispetto al numero totale dei ristoranti partner di Deliveroo, le città con il maggior numero di Virtual Brand in Italia è Cuneo, con Milano e Rovigo sul podio. A seguire, Barletta, Sassuolo, Trapani, Roma, Andria e Monza. Il piatto più ordinato dai Virtual Brand presenti in piattaforma continua ad essere il poke, la bowl di origine hawaiana a base di riso e pesce. Seguono l’hamburger, il burrito, le intramontabili patatine fritte, i nuggets di pollo, il cheeseburger, le insalate, la pizza margherita, la pizza con mozzarella di bufala e la pizza diavola.
Deliveroo è un pluripremiato servizio di consegna fondato nel 2013 da William Shu e Greg Orlowski. Collabora con circa 179.000 tra i più amati ristoranti e supermercati partner e con circa 150.000 rider per offrire la migliore esperienza di consegna di cibo al mondo. Deliveroo ha sede a Londra con uffici in tutto il mondo. Opera in quasi 800 località in 10 mercati, tra cui Belgio, Francia, Hong Kong, Italia, Irlanda, Qatar, Singapore, Emirati Arabi Uniti, Kuwait e Regno Unito.