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Nefrite lupica: recidive di malattia anche dopo la dialisi

Nefrite lupica: la terapia di mantenimento con leflunomide ha la stessa efficacia di quella con azatioprina secondo un nuovo studio

Per quanto l’inizio della dialisi riduca l’intensità del trattamento della nefrite lupica, si verificano comunque delle ricadute, soprattutto nel primo anno

Per quanto l’inizio della dialisi riduca l’intensità del trattamento della nefrite lupica, si verificano comunque delle ricadute, soprattutto nel primo anno. Queste le conclusioni di un’analisi condotta sui pazienti nefrologici inclusi nel registro REIN (Epidemiology and Information Network in Nephrology) 2008-2011, pubblicata su Rheumatology.

Razionale e disegno dello studio
Da lungo tempo si assume che l’attività del lupus diminuisca dopo l’inizio della dialisi di mantenimento, ricordano i ricercatori nell’introduzione allo studio. Questa ipotesi, tuttavia, si basa su dati storici limitati. L’obiettivo dello studio è stato quello di descrivere la storia naturale del lupus nei pazienti sottoposti a dialisi di mantentimento.

A tal scopo, i ricercatori hanno implementato una coorte retrospettiva nazionale di pazienti affetti da lupus che avevano iniziato la dialisi tra il 2008 e il 2011, inclusi nel registro REIN, con un follow-up di 5 anni.
Sono stati oggetto di analisi i consumi di risorse sanitarie grazie ad un database dedicato. Inoltre, è stata valutata la proporzione di pazienti “fuori trattamento” (pazienti sottoposti a trattamento con 0-5 mg/d di corticosteroidi, in assenza di alcuna terapia immunosoppressiva) dopo l’inizio della dialisi e sono state descritte le incidenze cumulative di riacutizzazioni del lupus non gravi e gravi, di eventi cardiovascolari, di infezioni gravi, di trapianto di rene, nonché la sopravvivenza.

Risultati principali
Lo studio ha incluso i dati relativi a 137 pazienti con nefrite lupica  (121 di sesso femminile e 16 di sesso maschile, aventi un’età mediana di 42 anni) che avevano iniziato la dialisi di mantenimento  soprattutto a causa della progressione della malattia renale cronica piuttosto che delle riacutizzazioni.

Dall’analisi dei dati è emerso che la percentuale di pazienti “fuori trattamento”,  pari al 67,7% all’inizio della dialisi, è aumentata al 76,0% a 12 mesi e all’83,4% a 36 mesi prima di stabilizzarsi.

La condizione di “fuori trattamento” era definita dall’impiego di 0-5 mg/d di corticosteroidi con o senza idrossiclorochina, in assenza di altra terapia immunosoppressiva.

I pazienti di età inferiore ai 42 anni sono risultati avere meno probabilità, rispetto a quelli più anziani, di stare abbastanza bene da interrompere il trattamento in qualsiasi momento. I pazienti con nefrite lupica iniziano in genere la dialisi in età più giovane rispetto ai pazienti con altre cause di malattia renale cronica.

I ricercatori hanno riferito che in questa popolazione il lupus si è manifestato indipendentemente dall’età, con il tasso più elevato di malattia durante il primo anno di dialisi. A 12 mesi, il 51,6% dei pazienti aveva sperimentato una riacutizzazione del lupus definita come “non grave” (condizione identificata dall’inizio di una terapia corticosteroidea superiore a 5 mg/d o di una terapia immunosoppressiva, ma che non necessita di ospedalizzazione), mentre l’11,6% era andato incontro a riacutizzazione grave di malattia lupica (condizione identificata dalla necessità del ricorso all’ospedalizzazione).

Inoltre, il 42,2% e il 23,7% di tutti i pazienti sono stati ricoverati per eventi cardiovascolari e infezioni, rispettivamente. A 12 mesi, il 19,0% dei pazienti era stato sottoposto a trapianto di rene, mentre il 4,8% era morto.

Riassumendo
Nel complesso “…in ragione della prevalenza ridotta di pazienti affetti da lupus nei centri di dialisi rispetto ad altre malattie renali, l’ospedalizzazione per lupus di un determinato paziente sarà un evento raro per un nefrologo – hanno scritto i ricercatori nelle conclusioni dello studio”.

“Tuttavia – hanno aggiunto – le recidive di lupus possono essere potenzialmente letali. Nel corso del primo anno dopo l’inizio della [dialisi di mantenimento], continuano a verificarsi episodi di riacutizzazione grave di lupus; pertanto, dovrebbe essere incoraggiato il follow-up dei pazienti con lupus da parte degli specialisti del campo dopo l’inizio della [dialisi di mantenimento]”.

Bibliografia
Gaillard F et al. Lupus activity and outcomes in lupus patients undergoing maintenance dialysis. Rheumatology. Published online June 20, 2023. doi:10.1093/rheumatology/kead293
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