Paul Collier analizza il fenomeno dell’immigrazione con lo sguardo lungo del ricercatore nel suo libro “Exodus” pubblicato in Italia da Laterza
Collier scrive che quasi il 40% della popolazione dei paesi poveri, se potesse, lascerebbe la propria terra di origine per raggiungere le nazioni ricche. Ciò significa che siamo solo agli inizi di un fenomeno che in futuro sarà molto più esteso, massiccio e, se continuiamo a gestirlo in questo modo, preoccupante. Roberto Saviano, “l’Espresso”
Un libro importante perché ci invita a non ragionare per slogan, frasi fatte o vaghe inclinazioni. Un richiamo al buonsenso, non scevro della generosità e dell’intelligenza che l’Europa, in questa occasione, non è riuscita a dimostrare. Salvatore Carrubba, “Il Sole 24 Ore”
Paul Collier analizza il fenomeno dell’immigrazione con lo sguardo lungo del ricercatore: che cosa spinge queste persone a partire? Quali sono gli effetti su chi resta? Quali, invece, sui paesi ospitanti? Solo con un approccio di questo genere si può arrivare a una soluzione. “Il Venerdì di Repubblica”.
Paul Collier è professore di Economia e Politiche pubbliche alla Blavatnik School of Government della University of Oxford. Ha diretto dal 1998 al 2003 il dipartimento per le ricerche della Banca Mondiale ed è stato consulente di molti governi in tutto il mondo.Ha pubblicato diversi volumi su temi di economia e sviluppo, tra cui, nel catalogo Laterza: L’ultimo miliardo. Perché i paesi più poveri diventano sempre più poveri e cosa si può fare per aiutarli (2008); Guerre, armi e democrazia (2010); Il sacco del pianeta (2012); Exodus. I tabù dell’immigrazione (2015).