Gli adulti con obesità sottoposti a bypass gastrico possono avere un rischio di disturbo da uso di sostanze non alcoliche più che doppio
Gli adulti con obesità sottoposti a bypass gastrico possono avere un rischio di disturbo da uso di sostanze non alcoliche più che doppio rispetto a quanti non si sottopongono all’intervento chirurgico, secondo quanto riportato da uno studio svedese pubblicato sulla rivista Obesity.
In pazienti con obesità selezionati la chirurgia bariatrica è un trattamento sicuro ed efficace che comporta una perdita di peso a lungo termine, una riduzione del rischio di comorbidità legate all’obesità come diabete e malattie cardiovascolari, una maggiore aspettativa di vita e miglioramenti nella qualità della vita. Tuttavia questa procedura non è priva di rischi e può comportare effetti collaterali sia a breve che a lungo termine.
Uno di questi è un aumento del livello di intossicazione dopo il consumo di alcol. Un rischio di un picco rapido ed elevato delle concentrazioni di alcol nel sangue è stato chiaramente descritto a seguito del bypass gastrico, mentre la gastrectomia a manica può comportare anche un aumento del rischio di intossicazione da alcol. Successivamente è stato riportato che l’intervento di bypass gastrico è associato a una maggiore incidenza di abuso di alcol.
Analisi del disturbo da uso di sostante non alcoliche
Di recente gli studi hanno indicato che dopo la chirurgia bariatrica è possibile che vengano consumate in eccesso anche sostanze diverse dall’alcol, come sedativi, ipnotici, ansiolitici e oppioidi. Per questo motivo i ricercatori hanno valutato l’associazione tra la chirurgia bariatrica e l’incidenza del disturbo da uso di sostanze (escluso quello da uso di alcol) in soggetti svedesi obesi.
Nello studio prospettico Swedish Obese Subjects sono stati arruolati poco più di 4.000 soggetti adulti di età compresa tra 37 e 60 anni con un BMI di almeno 34 per gli uomini e di almeno 38 kg/m2 per le donne dal settembre 1987 al gennaio 2001. In 376 sono stati sottoposti a bendaggio gastrico, 1.369 a gastroplastica con bendaggio verticale e 265 a bypass gastrico. Tutti i partecipanti che hanno affrontato un intervento di chirurgia bariatrica sono stati abbinati a 2.037 controlli che hanno invece ricevuto le cure standard per l’obesità.
Le diagnosi di disturbo da uso di sostanze sono state ottenute tramite il registro nazionale svedese dei pazienti, escludendo quelle relative ad alcol o tabacco. Il follow-up è continuato fino al 31 dicembre 2020.
Il bypass gastrico aumenta il rischio di disturbo da uso di sostanze
Durante un follow-up mediano di 23,8 anni, l’uso di sostanze non alcoliche è stato diagnosticato in 24 adulti nel gruppo di controllo, 9 sottoposti a bypass gastrico, 21 a gastroplastica con bendaggio verticale e 7 a bendaggio gastrico.
In un modello multivariabile aggiustato, gli adulti sottoposti a bypass gastrico avevano un rischio più doppio di soffrire di un disturbo da uso di sostanze rispetto ai controlli (HR aggiustato = 2,54, P=0,022), mentre non sono state rilevate differenze tra i controlli e i soggetti sottoposti a gastroplastica con bendaggio verticale o bendaggio gastrico.
«Sono necessarie ulteriori ricerche prima che quanto rilevato dallo studio possa tradursi in una modifica delle attuali raccomandazioni cliniche» ha affermato il primo autore Per-Arne Svensson, professore presso il dipartimento di medicina molecolare e clinica, Istituto di medicina, Accademia Sahlgrenska dell’Università di Göteborg in Svezia.
Come ha sottolineato, lo studio non è stato progettato per valutare i meccanismi alla base dell’aumento del rischio di disturbo da uso di sostanze non alcoliche tra gli adulti sottoposti a bypass gastrico e i ricercatori non sono stati pertanto in grado di spiegare i risultati adducendo un chiaro meccanismo alla base di quanto scoperto. «Questi risultati devono essere confermati da altre ricerche a lungo termine e sono necessari ulteriori studi per comprendere i potenziali meccanismi» ha aggiunto.
Chi si occupa di questi pazienti deve monitorare il disturbo
Gli autori di un commento allo studio, James Mitchell, presidente e professore nel dipartimento di psichiatria e scienze del comportamento presso la University of North Dakota, Fargo, e Devika Umashanker, direttore medico del sistema di medicina dell’obesità presso l’Hartford Health Care, hanno indicato come uno dei limiti dello studio il non avere incluso i soggetti sottoposti gastrectomia a manica che oggi viene praticata molto più frequentemente della gastroplastica con bendaggio verticale e del bendaggio gastrico inclusi nello studio.
«I medici dovrebbero avvertire gli adulti che prendono in considerazione la chirurgia bariatrica del potenziale rischio di uso di sostanze» hanno scritto. «Tutti gli operatori sanitari che hanno a che fare con questi pazienti, non solo le cliniche di chirurgia bariatrica, dovrebbero essere consapevoli dei disturbi da uso di sostanze e monitorarli con attenzione».
Referenze
Svensson PA et al. Non-alcohol substance use disorder after bariatric surgery in the prospective, controlled Swedish Obese Subjects study. Obesity. 2023 Aug;31(8):2171-2177.